E’ un Napoli dai due volti quello di questa stagione: due volti non del tutto diversi ma con alcune diversità che stanno facendo la differenza: la squadra di Sarri è la migliore in quanto ad andamento in trasferta, e terza per quanto concerne quello casalingo. Un vero e proprio paradosso, specialmente per il fatto che da sempre si è parlato di fortino al ‘San Paolo’. Ma le cose sono cambiate, ed il tutto è legato in maniera inequivocabile al gioco espresso.
Va detto anche che il Napoli ha perso tempo e punti preziosi subito dopo l’infortunio di Arkadiusz Milik, con Sarri che ha dovuto spremersi le meningi per qualche settimana prima di inventarsi Mertens falso nuove, cosa che ha aiutato gli azzurri a racimolare molti punti specialmente in trasferta, dove l’abilità del belga nell’aggredire gli spazi si è dimostrata più che letale. L’anno scorso invece le cose furono diverse: il Napoli finì con il detenere l’andamento migliore in relazione alle gare giocate tra le mura amiche.
Lo stesso Sarri ha analizzato la questione ieri in conferenza stampa, fornendo una spiegazione: “Siamo diventati più competitivi fuori casa, l’anno scorso c’era Higuain che ci risolveva le partite, ora abbiamo molte più soluzioni”. Soluzioni che hanno fruttato ai partenopei 2 punti in più rispetto alla Juventus capolista in merito ai soli match in trasferta giocati. Restano i rimpianti per alcune partite ‘toppate’ a Fuorigrotta, in particolare quelle contro Lazio, Sassuolo e Palermo.
di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)
