Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si è intrattenuto a chiacchierare coi giornalisti presenti dopo Napoli-Crotone: “La squadra di Nicola si difende benissimo e attacca benissimo, non credevo fosse così competitiva. La città calabrese deve essere fiera di quello che ha fatto questa squadra. Onore anche al presidente Vrenna”. Sulla sfida scudetto: “Ci sono degli striscioni che parlano in maniera più chiara di me“.
Corsa alla Champions
Sul duello per accedere senza preliminari alla maggiore competizione europea ha detto: “Quando uno gioca contro i campioni del mondo si può avere paura sia nelle gambe che nel cervello. Sarebbe un atto di superbia dire ‘Possiamo battere il Real Madrid’. Potremo battere il Real quando anche noi riusciremo ad emergere dai piazzati. Non siamo stati fortunati, ma dare troppa fiducia alla fortuna può giocare brutti scherzi. Inutile illudersi. Il Real è lì da sempre, il Napoli è stato costruito 12 anni fa”.
Questione stadio
Parlando dello stadio ha dichiarato: “Avevano fatto una legge perfetta per aiutare da questo punto di vista, ma ad un certo punto è stata demonizzata perché sembrava che Lotito e la Sensi volessero costruire città intere. Questo è miope da parte di chi ha voluto modificare e bocciare. Pensare che una persona si dovesse arricchire creando delle città intere mi sembra un’assurdità. Adesso la palla ce l’hanno sia Lotti che il Ministro degli Interni. Finora sono state fatte solo parole. Se è vero che Lotti sta preparando un decreto legge sui nuovi stadi vedremo cosa emergerà e poi decideremo cosa fare. Certo è che sarà molto importante vedere l’applicazione della tecnologia in campo. Vediamo se si potrà interagire tra stadio e tifoso. Quando una persona è allo stadio ci sono dei momenti in cui sembra di essere in un acquario perché non tutte le tifoserie sanno essere spettacolari. In televisione ci sono dei personaggi che si sentono in dovere di fare determinati commenti”.
Su Pavoletti
Analizzando la prestazione di Pavoletti ha dichiarato: “Ha bisogno di tempo per abituarsi ad un gioco diverso da quello che faceva a Genoa, ma è un grande giocatore. Bisogna avere pazienza, io ne ho molta e mancano ancora 10 partite alla fine del campionato più la Coppa Italia. Vediamo cosa accadrà”.