Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta che sabato pomeriggio affronterà il Napoli al San Paolo, ha rilasciato un’intervista sulle colonne de “Il Mattino” analizzando la squadra azzurra e spronandola a fare bene contro il Real Madrid. Queste le sue dichiarazioni: “Sarri è un allenatore che ha dimostrato che le grandi squadre possono essere allenate anche da chi fa tanta gavetta, e non solo da ex giocatori subito catapultati in alto. A lui invidio Insigne e Hamsik sono il top anche in Europa. Poi il fatto che siano divenuti grandi crescendo nel Napoli, rende la cosa ancora più bella. Per lo spirito di appartenenza dei tifosi nei loro confronti. Di Sarri temo la qualità e l’organizzazione del suo gioco. E in più, la fiducia che ormai ha in lui il gruppo che allena. Le sue squadre hanno sempre giocato con mentalità da grandi: palleggio rasoterra, fasce dinamiche, ricerca costante del possesso”.
Gasperini ha poi parlato della questione Sarri-De Laurentiis: “Tutta questa situazione che si è creata alla fine darà maggiore attenzione e concentrazione a tutto l’ambiente. Poi il valore di Sarri rimane immutato. Magari De Laurentiis ha voluto solo creare della pressione positiva… Se passano il turno avranno entrambi ragione. Il Napoli può vincere 2-0 in casa con il Real, è una cosa possibile. Il Real in trasferta è meno temibile che al Bernabeu e il Napoli al San Paolo è diverso da quello in trasferta”.
Su Pavoletti e Grassi: “Che Leonardo sia arrivato in una top come il Napoli non mi sorprende. È un attaccante con grandi qualità: io consigliai a Conte di inserirlo almeno nella lista dei 30 per gli Europei. I suoi gol sono stati determinanti per i nostri successi. Quest’anno mi pare sia stato molto condizionato dagli infortuni: ci vuole pazienza, non è mai facile inserirsi a gennaio in una squadra così collaudata come è il Napoli. Andrea, invece, probabilmente non era ancora pronto per il Napoli. È un investimento su un giovane emergente che ha bisogno di un po’ di rodaggio in più per tornare in azzurro. Ma non credo che la sua sia stata una bocciatura”.
Infine sulla sua Atalanta: “Non puntiamo alla Champions come il Napoli, ma la gara di sabato è un test per vedere se possiamo conquistare l’Europa oppure no. Gli azzurri troveranno una squadra di ragazzi straordinari, molti cresciuti nel vivaio, che ha ancora voglia di stupire. Come ha fatto in queste 19 partite”.