QUESTION TIME – Juve o Real? A voi la scelta

Sarri © Getty Images
Occhio che domenica c’è Chievo-Napoli. Ve lo ricordo, così, tanto per rinsavirvi. Alzi la mano chi di voi questa settimana ci ha pensato. In pochi, pochissimi. Forse solo io e quelli di Opta. Tutto è stato inghiottito dalla suggestione Champions, dal Bernabeu e dai Blancos, che ha finito per annebbiare la vista ed anche i pensieri, a giudicare dai deliri tafazziani del post partita. Qualcuno addirittura con la testa è ancora lì, sospeso in stato confusionale tra la follia di Insigne e i veleni di AdlQualcun altro è fisicamente ancora lì, aspettando l’assemblea dei soci del Real. Eppure il turno di campionato annuncia uno di quegli avversari che in certi momenti sono come cibo dopo una sbronza. La nausea facile è dietro l’angolo, insomma.
Come ci arriva il Napoli a questa partita? Madrid ha sicuramente messo a dura prova nervi e gambe, ma in quanto a tenuta atletica non ci sono motivi per preoccuparsi, gli ultimi venti minuti di mercoledì ci hanno consegnato una squadra in salute e tutt’altro che depressa. Tuttavia, nonostante sia sempre stata una tappa dannatamente e sociologicamente complicata, gli interrogativi vanno oltre la gara di Verona. E delineano prospettive che inevitabilmente bisognerà tenere in considerazione.
Da qui al ritorno del 7 Marzo, infatti, il Napoli camminerà su una fune acrobatica. Tentare l’impresa con il Real è sicuramente il sogno hardcore di tutti i tifosi, ma con Chievo, Atalanta e Roma non dovranno essere sprecate cartucce. Poi c’è quello che considero il D-day della stagione. Lo sbarco ai piedi della Mole. La gara d’andata di Tim Cup: 28 febbraio, Torino, J-Stadium. Ecco, questa può essere l’unica strada per riaprire tutti i giochi: oltre ad ipotecare la finale della coppetta tricolore, vincere e convincere nella fortezza bianconera è forse l’unica via per far vacillare quella presunzione che la Juve trasforma in successi, con possibili ripercussioni in campionato nella volata finale. Con lo scontro diretto del 2 aprile al San Paolo, già sold out a prescindere. E con un Roma-Juve alla terzultima in cui ci potrebbe essere bisogno dei defibrillatori.
Ergo: togliersi lo sfizio di eliminare i Campioni del Mondo in una serata da raccontare ai nipotini oppure puntare tutto sulla scalata alla vittoria di un trofeo, magari impedire il record dei sei scudi bianconeri consecutivi e spassarsela con mesi di godimento e perculate?
Eh no ragazzi, già vi sento rilanciare. Entrambe le opzioni no. Questa è una rubrica di calcio, non la lampada dei desideri. Su, non esagerate.
di Marcello Mastice (Twitter @marcellomastice)
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