Lorenzo Insigne è stato certamente il migliore in campo del Napoli nel big match del Bernabeu contro il Real. Il Magnifico aveva infatti siglato la prodezza del momentaneo vantaggio che aveva illuso i partenopei prima della rimonta dei ragazzi di Zidane. A due giorni dal match di Champions contro il Madrid, riprende la parola Lorenzo Insigne, intervistato in esclusiva dal Corriere dello Sport: “Peccato che il vantaggio sia durato poco, una decina di minuti. Ma quando sei in campo non ti rendi conto del tempo che passa e comunque pensi ad altro. E però aggiungo: io non sarei così pessimista. Il 3-1 condiziona il giudizio globale. E’ successo tutto così in fretta, la palla sui piedi di Hamsik, io che vado nello spazio, Marek che me la dà coi giri giusti. Ho guardato Keylor Navas, ho visto che stava distante dai pali, m’è sembrato di vederlo fuori posizione o almeno così l’ho battezzato. Ho tirato, dando forza e cercando anche la traiettoria. Diciamo che sono stato anche un po’ fortunato”.
Insigne ha poi risposto alle domande sul pre-partita, tra una telefonata a Cassano e l’intervento di Maradona: “Non ci pensare’, mi ha detto Cassano. Gioca come sai. E’ stato carinissimo, io e lui abbiamo un rapporto sincero, amicale, familiare. Abbiamo chiacchierato di altro, mica solo della partita: la tensione bastava ed avanzava in quel momento. Diego? Impatto emozionale straordinario, unico. Lo guardi e pensi che hai di fronte a te il più grande del calcio, un fenomeno irraggiungibile. Ci ha detto poche cose: fate quello che non è riuscito a me; sono passati trent’anni, adesso tocca a voi. Credeteci”.
Insigne continua sull’atmosfera del Bernabeu: “Penso invece sia stato altro: ad esempio, l’abitudine ad affrontare questo genere di gara. Loro ce l’hanno nel Dna, hanno vinto coppe di ogni tipo, ne hanno vissute a decine o anche a centinaia. Noi siamo sulla strada giusta, ma abbiamo bisogno di crescere: per farlo, servono gare come queste ed anche delusioni del genere, dalle quali però ci si rialza. Perché il Napoli è vivo e lo vedrete al ritorno. Vi stupiremo. Ritroveremo noi stessi, quelli che la gente è abituata a vedere. E comunque mi permetto di aggiungere che non mi sembra che poi sia stata una così brutta partita, come dice il 3-1- E’ il risultato che inganna”.
Insigne conclude: “Certo che sì. Io voglio vincere e non dico cosa: voglio altri trofei importanti, da godermi con questa maglia addosso”.
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