Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne dell’edizione odierna de “Il Mattino”, facendo una panoramica dei suoi anni in azzurro e argomentando sulla questione stadio. Queste le sue parole: “Guardando agli ultimi sette anni del Napoli vedo un crescendo continuo e capisco in primis che ho azzeccato qualche scelta e che poi potremo logicamente continuare a crescere ancora. Siamo in Europa da 7 anni e siamo passati dal 550esimo posto nel ranking al 16esimo; questo è un dato molto significativo. Per il primo scudetto Ferlaino ci mise 18 anni per vincerlo, io sono presidente da 12 anni e abbiamo tanto tempo per raggiungere grandi obiettivi”.
Il patron azzurro ha poi parlato di Maurizio Sarri: “Sarri è quello che si dice uno scienziato del calcio. Se penso oggi a quando l’ho preso, alcuni gruppi delle curve, per fortuna con qualche esclusione, mi hanno contestato con gli striscioni allo stadio, adesso mi viene da ridere. Lui è innamorato del calcio, non ho mai visto tanta precisione negli allenamenti. Coi giocatori è meticoloso, non li brucia, per questo motivo non sono riuscito a prendere prendere Gagliardini. Alla fine della stagione con grande serenità verificheremo se ci sono stati errori, se ci sarà stato, e ci convinceremo a cambiare qualche modalità di impiego dei giocatori nel campionato successivo. Ma questo deve nascere da una relazione dialettica, non da un’imposizione”.
Poi sulla questione stadio: “A Napoli devo attendere che maturino certe opportunità per decidere se trasformare il San Paolo in uno stadio modello, con tutte le difficoltà burocratiche che ne deriverebbero, o se invece costruire un nuovo impianto, per esempio a Bagnoli, una volta effettuata la bonifica. Per quella zona c’è solo il problema di procedere alla bonifica. Anche se con la caduta di Renzi tutto si è arenato. Altrimenti dovremo trovare un altro spazio. Ma io sono convinto di una cosa: non è il San Paolo la soluzione finale”.
De Laurentiis chiude poi su Maradona: “A Diego ho offerto il ruolo di ambasciatore in mondo da esportare i colori azzurri in tutto il mondo, nella prospettiva di aprire delle accademie. Aspetto di sapere che cosa deciderà, anche alla luce del nuovo ruolo che la Fifa che gli ha attribuito. Stiamo discutendo, chi vivrà vedrà”.
Il presidente del Napoli ha parlato anche sulle pagine dell’edizione odierna del “Corriere dello Sport” analizzando il match di questa sera contro il Real Madrid. Queste le sue parole: “Qui si fa la storia. Se in trent’anni non abbiamo mai sfidato il Real, qualcosa vorrà pur dire; se ci arriviamo adesso, dopo sette anni di seguito in Europa, dopo aver sfidato anche il Bayern Monaco, l’Arsenal, il Borussia Dortmund, il Chelsea e perdonate se non le cito tutte, vuol dire che abbiamo dato una continuità a noi stessi. Adesso abbiamo raggiunto il nostro punto più alto: sfidiamo i più Grandi, quelli che hanno un bilancio con il quale non ci possiamo confrontare, tante volte è superiore al nostro. Ma lo faremo con la forza delle nostre idee, quelle che ci hanno portato fino a questa partita”.
Mercato Napoli, gli azzurri lavorano ad un colpo a sorpresa da consegnare nelle mani di…
Massimiliano Allegri, dopo le tante voci che lo hanno riguardato nell'ultimo periodo, a sorpresa è…
In casa Napoli c'è preoccupazione in maniera inevitabile per Khvicha Kvaratskhelia e la cosa non…
Mercato Napoli, gli azzurri sono al lavoro in vista della sessione di gennaio per regalare…
In sede di calciomercato arriva un colpo di scena non di poco conto che può…
Mercato Napoli, arriva la svolta per un affare che può far davvero felice Antonio Conte.…