Josè Maria Callejon ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo “AS”, parlando del match tra Napoli e Real Madrid e della sua esperienza fino a questo momento con la maglia azzurra. Queste le sue parole: “Sognavo di tornare a Madrid. Forse non in questo momento, perché agli ottavi di Coppa è un po’ presto; ma il sorteggio ha voluto così. Di questo Real bisogna temere tutto, è il miglior club al mondo. Fino a dopo il match col Genoa, però, non ci è permesso parlarne altrimenti il mister si arrabbia (ride). Ho ancora contatti con i giocatori blancos, con Ramos e Morata soprattutto; poi con Cristiano Ronaldo mi sono congratulato per la vittoria del Pallone d’Oro. Il portoghese è una persona assolutamente normale, è un lavoratore infaticabile. Zidane sta facendo benissimo, però non sono sorpreso; da giocatore è stato uno dei migliori e in panchina non è diverso. Il settore giovanile del Real Madrid dà spesso buoni giocatori, Lucas Vazquez è uno di questi. Sono contento per lui e le occasioni che sta avendo. La punta centrale del futuro e del presente dei blancos può essere Morata. A Madrid ero felice, ma ho dovuto fare un passo in più per la mia carriera e andare dove potevo essere protagonista. In città non si parla d’altro dal momento del sorteggio, c’è grande entusiasmo e noi vogliamo regalare una gioia a tutti i napoletani“.
Callejon ha poi fatto inciso sul suo rapporto con Rafa Benitez: “Lui disse che avrei fatto 20 goal, sentivo un po’ di pressione ma era di frase per spronarmi. Lui mi ha insegnato un sacco, con lui sono stato bene. Abbiamo vinto due trofei ed ho ricevuto anche la convocazione dalla Spagna. Posso solo ringraziarlo. Non so perché la sua esperienza sia andata male a Madrid. Allenare il Real è sempre complicato, ma lui è un grande allenatore. Sono felice che le cose per lui stiano andando bene in Inghilterra, se lo merita”.
Del rapporto con Sarri ha poi dichiarato: “Con lui è scattata subito la scintilla. Ha un grande contatto col gruppo, mi ha spiegato le sue idee e subito mi è piaciuto. Trasmette molto nel faccia a faccia. I suoi metodi di allenamento ci piacciono, ci fa divertire e anche Reina si diverte (ride)”.
Sull’addio alla maglia azzurra di Gonzalo Higuain: “Per noi è stato un giocatore molto importante, ha segnato 36 goal ed è normale che alla gente non piaccia vederlo con la maglia della Juventus. Ma abbiamo superato quel momento. Stiamo segnando anche di più dello scorso anno, grazie ai metodi del mister che stanno maturando”.
Calleti ha poi spiegato il suo rapporto con la città di Napoli: “Amo la gente di qui, mi sento anche io un napoletano. Sono molto affettuosi, hanno un cuore aperto come la gente del sud della Spagna. Io e Reina ci mandiamo messaggi in napoletano. Anche Albiol è felice qui e siamo tutti entusiasti del suo rinnovo di contratto”.