Numeri da capogiro e che regalano il senso del grande lavoro. Il Napoli delle ultime settimane va, supera i suoi limiti, al netto delle serate storte, come quella contro il Palermo di dieci giorni fa.
Gli azzurri di Maurizio Sarri macinano chilometri, stracciano record; e lo fanno trascinati da un attacco super, che non ha eguali in Italia e pochi avversari in Europa.
Non bastano i dati già in passato evidenziati a sottolineare i meriti di questa squadra: nelle ultime 10 uscite tra campionato e Coppa sono arrivati 8 trionfi e 2 pari, la striscia di risultati utili consecutivi si è allungata a ben 17 gare, tra le migliori di sempre nella storia del club.
Gli azzurri non perdono da 101 giorni, quel 29 ottobre che li vide crollare allo Stadium di Torino contro la Juventus.
Da allora il Napoli ha fatto filotto, portando a casa tre mesi da protagonista assoluta che ancora permettono di giocarsela su ogni fronte: podio in campionato, semifinale di Coppa Italia e Ottavi di Champions contro il Real che, con ogni probabilità, faranno la storia del club.
Certo, i difetti di questa squadra ancora si vedono: la personalità va a corrente alternata, gare storte come quella col Palermo vanno risolte prima, la difesa che non sempre trova il suo punto d’incontro.
Ma dall’altro lato del campo, il reparto offensivo sta ridisegnando la geografia calcistica e la gerarchia di questo campionato.
Il Napoli ha segnato ben 28 gol nelle ultime 8 uscite in Serie A (3,5 gol in media per gara), numeri pazzeschi se comparati a quelli delle altre grandi della classifica; la Roma è a 20, seguita da Fiorentina (16), Inter (15), Lazio (14) e Juve (13). Più giù il Milan (5), anticipato dall’Atalanta dei miracoli di Gasperini (12 reti segnate).
Trascinatore è senza dubbio Dries Mertens: 20 reti stagionali già realizzate, 16 di queste in campionato che lo rendono anche capocannoniere. E alzi la mano chi a metà febbraio se lo aspettava in lizza e davanti ad Higuain, Icardi, Dzeko e Belotti.
Il belga è il simbolo migliore delle idee azzurre, di un gioco che spopola ben oltre i confini italiani e comincia ad avere apprezzamenti anche in Europa. Dietro di lui, però, una schiera di altri rinnovati bomber che hanno dovuto farsi carico dei gol lasciati sotto il Vesuvio da Higuain in estate: Hamsik è in doppia cifra a quota 11, 9 i gol stagionali per Callejon, 7 per Insigne.
Un intero reparto d’attacco responsabilizzato alla partenza dell’argentino e ancor di più dopo l’infortunio di Milik.
55 sono le reti già segnate nelle 23 uscite di campionato (quasi due gol e mezzo ogni 90 minuti), un dato che non tiene banco nemmeno in Europa: in Spagna solo il Barça segna come il Napoli (55 gol), mentre il Real insegue (51), in Inghilterra Arsenal e Liverpool si fermano a 52, in Germania Ancelotti e il Bayern sono fermi a 43.
Solo il Monaco (68) ed il Feyenoord (56) precedono gli azzurri.
Numeri che di certo non bastano a spaventare il Real Madrid, prossimo avversario in Champions, ma che giustificano la voglia di Zidane di recuperare gli infortunati della sua difesa; con il Napoli, in quella zona di campo, non ci sarà da scherzare.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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