Napoli atteso in quel di Bologna in questo week-end calcistico. Gli azzurri hanno il compito e il dovere di lasciarsi alle spalle il pareggio di Palermo e tornare a macinare punti a testa bassa. Ma quella contro i rossoblu è una trasferta tutt’altro che semplice.
ALLENATORE. Più volte vicino ad una grande, ma Roberto Donadoni sembra destinato ad una vita in provincia. A Bologna, proprio come in precedenza a Parma, ha trovato una dimensione ideale, in una squadra sempre in lotta per la salvezza ma con la possibilità di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, di tanto in tanto, come spesso è successo l’anno scorso. In questo campionato, invece, non si è ancora visto nulla di appena oltre l’ordinario. Della serie: senza infamia e senza lode.
COME GIOCA – 4-3-3
Mirante; Torosidis, Gastaldello, Maietta, Masina; Dzemaili, Nagy, Pulgar; Verdi, Destro, Krejci.
4-3-3 è ormai un dogma per Donadoni, anche se in passato ha dimostrato di essere un allenatore molto versatile dal punto di vista tattico. Grande attenzione alla fase difensiva per evitare di andare in svantaggio, per poi provare il colpaccio in qualche momento della partita. Strategia che funziona: la difesa ha numeri importanti grazie all’esperienza degli interpreti (escluso il giovane ma interessante Masina) e al portiere Mirante. A centrocampo c’è l’ex Blerim Dzemaili, che attraversa un buon momento di forma fisica, insieme a Nagy e uno fra Pulgar e Donsah. A guidare l’attacco c’è il solito Destro, insieme a Krejci e probabilmente Simone Verdi; l’alternativa è Federico Di Francesco, figlio dell’allenatore del Sassuolo.
PREGI. I numeri della difesa del Bologna sono molto interessanti: i rossoblu hanno subito solo 26 reti, praticamente allo stesso livello di squadre più blasonate come Milan e Fiorentina. La linea è composta da uomini di esperienza come Torosidis, Maietta e Gastaldello, mentre Masina è giovane ma con già un bel po’ di partite in Serie A sulle spalle.
DIFETTI. Se la difesa funziona in maniera perfetta o quasi, non si può dire lo stesso dell’attacco. Il Bologna è andato in rete soltanto 21 volte, su per giù come il Crotone. Non è un momento particolarmente felice per Destro, che ha attraversato sicuramente stagioni migliori. Non è soltanto colpa sua: la squadra fa un po’ di fatica a creare concrete occasioni da rete, spesso perché troppo bassa.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)