IL PAPAGELLONE del mercato di riparazione: compitino per le top 3, bene le lombarde, ma in coda è caos vero

 

E’ stato un calciomercato strano, diverso rispetto agli scorsi anni, e non solo per il Napoli. Pochi innesti, molto mirati: la sensazione è che si sia intervenuto soltanto dove c’era effettivamente un’urgenza, poi per il resto si naviga un po’ a vista. Innesti più numerici che qualitativi, per completare criticità derivanti da errori estivi. E tanti tagli, si è badato soprattutto a sfoltire. Il mercato di Serie A ha offerto uno spettacolo morigerato, lontano dalle spese pazze di quest’estate, come si addice al senso del termine ‘riparazione’. Tante squadre hanno poco da riparare, dal momento che non hanno più obiettivi concreti, e questo alla lunga potrebbe anche rappresentare un ‘plus’ per il campionato. Ecco perché esprimere un giudizio definitivo su come si sono mosse tutte le squadre sarebbe esercizio sterile, e procediamo in ordine sparso e ragionando proprio in questa chiave: vediamo chi ha ‘riparato’ bene e chi male nel pagellone del mercato di gennaio.

IL PAGELLONE DEL MERCATO: PAVOLETTI-GABBIADINI, COMPITINO PER IL NAPOLI

Naturalmente partiamo subito dal mercato Napoli (voto 6). Serviva una punta e una punta è arrivata: Pavoletti è sicuramente più adatto di Gabbiadini al modo di giocare di mister Sarri, per questo non può che essere un acquisto da promuovere. Poi Giuntoli ha pensato a sfoltire un po’: via Gabbiadini, ceduto fin troppo bene, visti i presupposti. Addio – con giallo – ad El Kaddouri, che era in scadenza, ma forse per 1,5 mln era meglio restasse in azzurro fino a giugno. Giusto trattenere Giaccherini sebbene scalpitasse, specie senza alternative concrete sulla piazza. Da scoprire i colpi in prospettiva: Leandrinho, Zerbin, Delly, Guadagni. Da sciogliere il rebus portieri e probabilmente sarebbe servito un altro terzino. Ok, Ghoulam è tornato e Maggio non è ancora rottamato, ma con uno spazio libero in lista si poteva ‘incubare’ un innesto che sicuramente andrà fatto il prossimo anno. Vrsaljko, Widmer o chi per loro: sei mesi di ‘master’ negli schemi di Sarri non potevano che far bene a chi arriverà quest’estate, quindi perché non tentare? Non certo errori da matita blu, una sufficienza piena che però non sposterà più di tanto gli equilibri nella corsa-Champions.

IL PAGELLONE DEL MERCATO: BENE LE LOMBARDE, ATALANTA AL TOP

C’è però da dire che nessuna delle contendenti del Napoli ha fatto granché. Tutte morigerate, non c’è una squadra che abbia deciso di far saltare il banco con un colpo davvero ad effetto. Il botto (?) vero è stato Gagliardini, che l’Inter (voto 6+) ha preso a 25 milioni (!). A Pioli serviva un metronomo, eccolo accontentato con un calciatore che però è tutto da verificare ad alti livelli, viste le sole 15 presenze accumulate in Serie A finora. In quello che è stato un mercato sonnacchioso e schizofrenico fino alla fine, anche a Suning poteva servire un terzino (Darmian, che rimpianto!), ma il FPF incombe e allora meglio sfoltire mandando via Melo, Jovetic e Ranocchia. Soldi freschi nelle casse dell’Atalanta (voto 7), che ha venduto al meglio Gagliardini e Caldara (che resta in nerazzurro) e ha scommesso su Cristante e Gollini, due promettenti ’95. Interessante Mounier, alternativa tattica al Papu Gomez, per il resto stavano già benissimo così. Voto 6+ al Milan. Montella aveva chiesto un esterno e ne sono arrivati due (Deulofeu e Ocampos sulla scia del progetto giovani), addio a due zavorre come Niang e Luiz Adriano e lo scambio Gabriel-Storari per dare una chioccia (molto) esperta a Donnarumma. Poteva servire un centrocampista, ma col ritorno di Bertolacci va già discretamente bene così.

IL PAGELLONE DEL MERCATO: JUVE E ROMA AL MINIMO SINDACALE, BENE FIORE E GENOA, CONFUSIONE IN CODA

Dicevamo, alcune squadre non fanno proprio testo visto che hanno già chiuso la stagione. Bologna e Chievo totalmente immobili in entrata, poco e niente per Sassuolo, Udinese e Sampdoria, con la Lazio (voto 5,5) che invece qualcosina poteva anche farla. Anche perché chi lotta per un posto in Europa League il suo l’ha fatto. Prendiamo la Fiorentina (voto 6,5): Sportiello bel colpo per dare il cambio a Tatarusanu, curiosità su Saponara che dovrà familiarizzare con un’intelaiatura già piuttosto complessa. Il voto poteva essere 7 con un difensore in più, visti i problemi di Rodriguez. Bene anche il Torino (voto 6,5), che con Iturbe scommette su un cavallo di razza, benché da rigenerare, un applauso anche il Genoa (voto 7-) con la solita rivoluzione, stavolta però con nomi interessanti in entrata. Un centrocampista a testa per Juventus (voto 6,5) e Roma (voto 6-): Rincon e Grenier non erano la prima scelta, ma sono due elementi di spessore che possono dare una mano a due squadre già rodate. Per i bianconeri ottimo Caldara in chiave futura, Massara a Roma poteva forse fare qualcosina per sostituire Iturbe. Caos vero in coda: pasticcio Crotone (voto 4,5), che ha venduto invece di comprare, pasticcio al contrario per il Pescara (voto 5,5), che ha pure acquistato ma fra Gilardino, Bovo e Muntari ha riempito l’infermeria, più che il campo. Il Palermo (voto 4,5) vende due titolari a centrocampo come Hiljemark e Quaison e prende i misconosciuti Silva e Sunjic, un attaccante e un difensore. Quando sei già spacciato e ce la metti tutta per dimostrare che non retrocedi a caso. Auguri.

 

di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)

 

 

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