Che possa lasciare Napoli è ormai fattore conosciuto da tempo.
Nei mesi di assenza di Milik, ne è arrivata la prova: Gabbiadini non si è mai calato per intero nella realtà di questo Napoli, non è adatto al ruolo che per lui ha sempre immaginato Maurizio Sarri ed il suo spazio, tra l’arrivo di Pavoletti ed il prossimo rientro proprio di Milik, sarà sempre più limitato.
Proprio le trattative per l’ex genoano hanno tradito le volontà del Napoli: Pavoletti in azzurro esclude Manolo, attaccante con la valigia pronta già da un bel po’, ma ancora incerto sulla destinazione, ad ormai 4 giorni dalla chiusura del mercato invernale.
Il prezzo lo fa il Napoli, certo, ma in questi mesi di lavoro deve essere andato storto qualcosa.
Sarri non ha mai parlato della sua partenza, considerandolo sempre abile ed arruolabile col gruppo, schierandolo a Firenze nel finale (rigore decisivo del bergamasco per il 3-3) e in Coppa Italia con lo Spezia, quando aveva bisogno di segnare (altro gol di Gabbiadini).
Ma Giuntoli, che con Pavoletti aveva operato alla perfezione, in uscita ha ancora difficoltà: le offerte da Premier e Bundesliga non bastano, non soddisfano, di certo si è lontani dai 23 milioni offerti in estate al Napoli per averlo.
ADL non vuole abbassare l’asticella, conoscendo bene il valore del calciatore, ma per il momento il coltello dalla parte giusta lo hanno le altre: un calciatore che “deve” andar via, a poche ore dalla chiusura dalla finestra invernale, rischia di essere svenduto.
Come si è lavorato in questi mesi per venderlo?
L’alternativa, in ogni caso, è la sua permanenza; una notizia, tra l’altro, che dovrebbe far felici i tifosi napoletani perché uno come Gabbiadini è sempre meglio averlo con che contro.
Ma lui sarebbe d’accordo?
Nel frattempo, a Milano, si fanno le corse: ma lavorare con la fretta non fa mai bene a nessuno.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)