Il Napoli si divora la Fiorentina con un bel morso griffato Calljon, ed ora nella doppia semifinale di Coppa Italia attende la vincitrice di Juventus-Milan, gara che si gioca stasera.
Il decimo sigillo stagionale dell’insostituibile spagnolo avvicina sensibilmente gli azzurri ad uno dei tre obiettivi stagionali, ed ora anche questo trofeo che i partenopei hanno vinto due volte in tempi recenti diventa importante, proprio per il blasone dei prossimi sfidanti oltre che per l’eventuale possibilità di incrociare successivamente nell’ultimo atto una tra Inter e Roma.
Intervistato nel post-partita, lo stesso Callejon non si è sbilanciato riguardo la propria, personale preferenza su chi incontrare nel prossimo turno che potrebbe valere la finale al Napoli: “Non mi importa”. Giusta mentalità, perché chiunque sia l’avversario bisogna fare come ieri sera, cominciando ad aggredire subito chi c’è di fronte e chiudere quanto prima l’incontro.
Vincere prima, esaltarsi dopo
La gara del Napoli contro la Fiorentina è stata ottima, con pochissime sbavature ed ancor meno pericoli corsi. Non guardare in faccia chi ci sarà nel prossimo atto potrebbe essere di aiuto, e far si che gli azzurri si concentrino esclusivamente sul gioco che sanno e devono attuare. Se poi si dovesse andare avanti, allora si che ci sarà da controllare di chi è lo scalpo appena preso.
Poi non importa se si vince con il bel gioco, come gli uomini di Sarri ci hanno abituati a vedere, o se si coglie un successo soffrendo, come successo più di recente. E’ bello anche trovare le vittorie “sporche” che spesso al Napoli sono mancate, meglio ancora se in gara secca.
di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)