DAYAFTER – Napoli-Fiorentina fra sorrisi e mugugni: azzurri alla quarta ‘semi’ in 6 anni

Napoli-Fiorentina ©Getty Images

 

Missione compiuta. Il Napoli porta a casa una sfida che lascia tante indicazioni, molte naturalmente positive, ma i tasti dolenti come sempre ci sono e continuano a battere, fra assenti, mercato e tante questioni che restano irrisolte. Napoli-Fiorentina ha riportato gli azzurri in semifinale di Coppa Italia, la prima volta di mister Sarri, la quarta volta per gli azzurri negli ultimi 6 anni (2012-2014-2015-2017). Una bella partita, giocata a viso aperto da entrambe le squadre: Sousa è riuscito a mettere in difficoltà gli azzurri come accadde il 23 dicembre al Franchi di Firenze e solo un guizzo nella ripresa ha consentito alla squadra di Sarri (con Calzona in panchina) di portare a casa una vittoria che era tutt’altro che scontata. Con Insigne, Hamsik e Callejon sugli scudi, e basterebbe già solo l’azione del gol dello spagnolo per certificarlo. Ma il migliore in campo è stato sicuramente Lorenzo Insigne, la seconda volta consecutiva dopo l’exploit di Milano. Ottima la tenuta difensiva, Maksimovic compreso, splendido Reina: è la prima volta da Cagliari che il Napoli non prende gol, e questo è un dato che fa riflettere, stavolta in positivo. Ottime notizie anche dai giovani: esponenziale la crescita di Zielinski e Diawara, mentre il nuovo acquisto Pavoletti ha dimostrato di aver bisogno di ancora un po’ di rodaggio. Ma stavolta oltre ai presenti fanno rumore anche gli assenti. In primis portieri, Sepe e Rafael, ma anche Gabbiadini e Giaccherini, sempre più scontenti per essere fuori dal progetto di Sarri e pronti ad andar via. Pochi musi lunghi in una squadra invece piena di sorrisi e di fiducia. Se Albiol e capitan Hamsik parlano di scudetto vuol dire che qualcosa, nella testa dei ragazzi, è davvero scattato. E Sarri, che non firma per il secondo posto, adesso sembra crederci più di tutti.

di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)

 

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