Che potesse essere partita vera, era immaginabile, ma che lo fosse così tanto forse qualche dubbio c’era. Napoli e fiorentina non si sono risparmiate, come spesso accade; e menomale! Due squadre che volevano vincerla, due formazioni che giocano a calcio nel modo migliore, due allenatori esigenti e vogliosi di prevalere.
Alla fine ne è venuta fuori una grande partita, col Napoli uscito vincitore solo grazie ad un tempestivo Callejon.
I temi, in una serata così particolare, però non mancano: Sarri ha proposto una squadra con una sorpresa ma con poco turnover, Callejon ha raggiunto Gabbiadini nell’elenco di calciatori azzurri bravi a segnare in tutte le competizioni di questa stagione, Mertens ha cambiato ancora una volta faccia all’incontro e, soprattutto, la porta di Reina è rimasta immacolata.
IL RISCHIO PAVOLETTI
Merito del portiere spagnolo, autore soprattutto nel primo tempo di un paio di interventi come non se ne vedevano da un po’. Reina si è ripreso il Napoli e l’ha fatto restituendo sicurezze ad una retroguardia che non può prescindere dalla qualità assoluta di Raul Albiol, oggi vero leader. Si è comportato bene Maksimovic, così come Strinic; in fase ancora calante Hysaj.
Ma non aver beccato gol in una serata come quella di ieri è già un merito grandissimo per questo Napoli.
In avanti, però, le cose non sono andate così bene; è quasi da dimenticare la prima dal primo minuto per Leonardo Pavoletti, l0uomo visto solo in Coppa con il Napoli.
Per lui in campo un’ora abbondante, qualche buono spunto a coinvolgere gli attaccanti del reparto, ma tanti errori banali, che testimoniano quanto ancora ci sia bisogno del lavoro di Sarri su di lui.
Il tecnico toscano ha rischiato il livornese sperando anche in un’aria di derby; cosi non è stato, però, con Pavoletti spesso troppo vicino o troppo distante agli altri compagni di squadra.ù
L’occasione sparata alta nel primo tempo ancora grida vendetta.
LA COPPA NUOVO OBIETTIVO
L’ingresso di Mertens, però, ha cambiato tutto. Insigne ha continuato a battere forte dal suo lato, Callejon ha trovato le sue misure ed il gol è stato naturale quanto un parto al nono mese.
Con anche il travaglio, però, perché l’ultimo quarto d’ora del match per il Napoli è davvero difficile: la Fiorentina non s’arrende, Reina, però. Resta strenuamente in balìa di una porta per una sera inaffondabile.
Ora turno di campionato, poi la Champions, poi di nuovo le semifinali di coppa: Milan o Juventus, la scelta è ardua, ma se vuole lasciare il segno, Sarri sa benissimo che dovrà vincere almeno un trofeo.
La Coppa Italia potrebbe essere allora l’obiettivo giusto.
E con un San Paolo come quello di ieri sera, nulla è ancora deciso.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)