LA SVOLTA – Ora il Napoli vince anche non giocando bene

Insigne
Insigne © Getty Images

Gli ultimi tre mesi per il Napoli sono stati pieni di soddisfazioni: la squadra di Maurizio Sarri ha cominciato a carburare con il giusto ritmo per stazionare nelle posizioni di alta classifica, racimolando 7 vittorie e 3 pareggi negli ultimi dieci turni di campionato.

Dalla sfortunata e purtroppo pesante sconfitta dello Juventus Stadium datata 29 ottobre 2016, gli azzurri non hanno quasi mai fallito, anche se i pareggi interni contro Lazio e Sassuolo risultato altrettanto indigesti e hanno tolto altri 4 punti importanti in ottica scudetto.

Gare sporche

Ma il Napoli adesso fa bene a non pensare alla classifica, affermando allo stesso tempo per bocca dei suoi principali protagonisti di non volersi accontentare del secondo posto. Un concetto affermato in conferenza stampa pre-Milan da Sarri e poi dopo la gara anche da Callejon. Cosa conta in questo momento è riuscire a vincere gare “sporche”, anche giocando bene solo a tratti, proprio come ieri a San Siro, o deficitando alquanto sul piano della prestazione, come accaduto contro la Sampdoria due settimane fa.

Finalmente non più solo belli

Perché che il Napoli attui il miglior gioco dell’intera Serie A è cosa risaputa, così come lo era il fatto che i partenopei riuscissero a vincere solamente quando erano capaci di esprimersi ad altissimi livelli. Finalmente invece abbiamo visto delle prove di cinismo, dove si è sofferto anche più del dovuto ma nelle quali alla fine l’intera posta in palio è stata raccolta dagli azzurri. Una caratteristica che fino ad oggi era spesso stato appannaggio di Juventus e Roma, molto più avvezze del Napoli a giocare magari non benissimo ma a risultare vincenti.

di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)

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