#MILANNAPOLI 1-2, il match: Insigne e Callejon, 3 punti fondamentali

Napoli
Napoli © Getty Images

 

Se la gara fosse finita dopo i primi 10 minuti, probabilmente anche la Juve ora dovrebbe aver paura di questo Napoli. Ma, da quando è stato inventato, il calcio si estende su 90 minuti, 90 minuti che ancora dicono a Sarri che questo Napoli non è per niente maturo, per niente pronto a fare il salto di qualità che gli potrebbe garantire la volontà di ambire ad un grande traguardo.
La qualità c’è, il gioco pure, ma i blackout sono dietro l’angolo e per questa squadra è ormai impossibile prescindere dagli uni e dagli altri.

DIECI MINUTI DI FUOCO

Gli azzurri a Milano partono benissimo: non solo sugli spalti, con oltre 5mila napoletani giunti a San Siro, ma anche e soprattutto in campo; bastano 6 minuti ad Insigne per confezionare la prima ripartenza, con un gol pazzesco su un assist altrettanto sopraffino di Mertens. Per il napoletano è il gol numero sei in stagione ed il quinto nella sua carriera al Milan, in uno stadio che, senza dubbio, sembra portargli fortuna. Il vantaggio sembra tramortire il Milan, che evidenzia tutte le mancanze che ha due minuti più tardi; ancora ripartenza, ancora un Mertens rifinitore e stavolta è Callejon a bucare Donnarumma tra le gambe.
Un inizio da urlo, così come da urlo è anche il rientro in gara del Milan; dopo il 3-0 sfiorato da Mertens, la squadra di Montella ritrova coraggio e comincia a spingere. Bacca potrebbe superare Reina, ma è in fuorigioco, poi Gomez spedisce a lato da due passi con la testa; sembra nell’aria il gol milanista ed infatti arriva puntuale, poco prima dell’intervallo e a seguito di un errore della coppia Jorginho-Tonelli che regala la marcatura a Kucka.
Protagonista a cavallo dei due tempi, però, è Rocchi: nessuno gli chiede di esserlo, ma comincia a sbagliare ogni decisione, da una parte e dall’altra. Al Napoli del primo tempo manca un rigore (fallo su Mertens) e due gialli su tre sono assolutamente evitabili. L’arbitro prova a far giocare, ma non siamo in Premier e perde le redini dalle mani.
La spinta dei padroni di casa nella ripresa è come quella vista sul finire della prima frazione: ancora pericolo davanti alla porta di Reina, prima con Bacca e poi con Pasalic, che becca la traversa con un colpo di testa ad anticipare Hysaj.
Il Napoli manca in campo, ma anche la spinta del Milan, pian piano, si affievolisce: arrivano i primi cambi con l’ingresso di Diawara e Zielinski da un lato e Bertolacci e Lapadula dall’altro. Montella prova il tutto per tutto con l’ingresso di Niang, Sarri è costretto a lanciare Rog visto l’infortunio di Allan.
Rocchi concede cinque minuti di recupero, Albiol spazza tutto quello che può spazzare e la spinta del Milan si ferma sul colpo di testa di un Donnarumma lanciatosi in avanti alla ricerca disperata del pari.
Reina, però, vince la gara dei portieri: tre punti fondamentali per un Napoli che soffre e che porta a casa tre punti fondamentali alla ricerca di una posizione da conservare mentre Juventus e Roma fanno la lotta.
Chissà che anche stavolta non possa essere il terzo a godere tra i due litiganti.

 

TABELLINO
MILAN-NAPOLI 1-2

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Gomez, Paletta, Calabria; Kucka, Sosa (dal 74′ Bertolacci), Pasalic (dall’86’ Niang); Suso, Bacca (dal 74′ Lapadula), Bonaventura. All. Montella
A disposizione: Plizzari, Storari, Antonelli, Ely, Vangioni, Zapata, Honda, Poli, Cutrone.

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Tonelli, Strinic; Jorginho (dal 61′ Diawara), Allan (dall’85’ Rog), Hamsik (dal 74′ Zielinski); Callejon, Insigne, Mertens. All. Sarri
A disposizione: Sepe, Rafael, Giaccherini, Maggio, Maksimovic, Gabbiadini, Pavoletti, Lasicki.

Arbitro: Rocchi

Marcatori: 6′ Insigne (N), 9′ Callejon (N), 37′ Kucka (M)

Ammoniti: 12′ Mertens (N), 22′ Calabria (M), 26′ Sosa (M), 38′ Strinic (N), 45’+1′ Tonelli (N), 51′ Gomez (M), 56′ Bacc (M), 81′ Callejon (N).

Espulsi: nessuno

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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