La visita di Diego Armando Maradona al centro sportivo di Castel Volturno ha riportato Napoli ad un tempo in cui ci si sentiva più forti di tutti, in cui si era più forti di tutti. Due scudetti non arrivano a caso: è importante ci siano le persone giuste ed è importante che abbiano i comportamenti giusti, altrimenti il rischio di dover azzerare e ripartire è concreto. Emblematica è la questione Higuain, bacchettato ieri da Maradona proprio per non aver creduto nel progetto di De Laurentiis. Parole forti, pungenti, ma estremamente lucide: “Se uno dopo essere andato via dice che è stato doloroso, allora non è stato doloroso. Non serve a niente dire questo. Higuain ha sbagliato a tramare alle spalle della società e dei napoletani. Se fosse andato alla Juve in modo pulito non sarebbe stato odiato dai napoletani. Un giocatore che fa 36 gol è normale sia voluto da tutti, ma ci sono modi e modi per andar via. Anche io ho chiesto a Ferlaino una squadra forte, allo stadio c’erano sempre 80mila persone e noi lottavamo per la Cremonese, la gente voleva di più, bisognava cambiare qualcosa. Inizialmente mi disse “non lo so”, poi ha capito e si diede un gran da fare. Ferlaino capì che coi giocatori giusti potevamo anche vincere lo scudetto”.