La cessione di Manolo Gabbiadini non sembra essere così scontata. Per un motivo ben preciso.
Se sul piano numerico la soluzione migliore per il Napoli sarebbe piazzare sul mercato il proprio giocatore – cosa che gioverebbe sicuramente anche a lui, dal momento che in azzurro non trova spazio per questioni puramente tattiche – va detto che la società azzurra non è rimasta soddisfatta delle offerte ricevute da parte delle pur numerose pretendenti che hanno dimostrato di apprezzare le qualità di Gabbiadini.
Scenari mutati
Il calciatore, pagato 18 milioni di euro nel mercato invernale di inizio 2015, era stato valutato anche 30 mln la scorsa estate, con una offerta simile giunta agli uffici di Castel Volturno dal Wolfsburg. I tedeschi ora vorrebbero Gabbiadini in prestito con diritto di riscatto da esercitare eventualmente a giugno per circa 21 mln, cosa che il Napoli non prende minimamente in considerazione. Ed i club inglesi che pure seguono la punta bergamasca sembra non vogliano spingersi oltre i 18 mln.
Chi lo vuole, paghi
Aurelio De Laurentiis vorrebbe garantire al Napoli una plusvalenza, conscio del fatto che Gabbiadini è un elemento di valore, nonostante la tanta panchina fatta e la conseguente svalutazione cui è andato incontro il suo cartellino. Il Napoli comunque non è intenzionato a svendere né a regalare il giocatore, e se nessuno sborserà almeno 25 mln di euro od una cifra che possa avvicinarsi ad essi, non è escluso che Gabbiadini alla fine possa anche restare al Napoli, con il club partenopeo che rinvierebbe la cessione in estate.
Muso lungo
Il giocatore però vuole giocare, e questa decisione non farebbe altro che scontentarlo ulteriormente, aggravando la difficile posizione nella quale si trova. Toccherebbe a Maurizio Sarri poi dover gestire la situazione.
di Salvatore Lavino (Twitter @sa85lav)