MAGGIO 6 – Per tutta la gara tiene la fascia con mestiere e in scioltezza, non vive grossi pericoli tranne sul gol: l’azione di Migliore lo trova impreparato, troppo avanzato, ed è un errore di posizionamento che poteva costare molto caro.
ALBIOL 6 – Ingenuo quando mette il piedino decisivo sulla conclusione di Piccolo: se l’avesse lasciata probabilmente Rafael l’avrebbe presa. Poi controlla agevolmente e tiene chiusa la porta mentre i compagni portano il Napoli ai quarti.
MAKSIMOVIC 6,5 – Sempre attento, poche sbavature in una gara che – gol a parte – è di relativa tranquillità, complice anche l’avversario non proprio irresistibile. Lo aspettiamo a prestazioni più probanti.
STRINIC 6,5 – Una gara insolitamente prudente, senza quella spinta che aveva caratterizzato la sua prestazione contro la Sampdoria. Si protegge bene le spalle, poi un allungo sbagliato e l’infortunio, proprio ora che stava giocando titolare e che non c’è un’alternativa in rosa. Non ci voleva proprio. Dal 77′ HYSAJ sv
ROG 6,5 – Sul gol dello Spezia sbaglia un pizzico ad interpretare l’azione avversaria e si ritrova in una posizione ibrida, troppo vicino al portiere per andare a stringere su Piccolo. Poi però prende palla e affonda con una percussione strepitosa, che termina solo quando arriva sul corpo di Gabbiadini per poi depositarsi in rete. Molto più efficace quando si invola sulla fascia.
DIAWARA 6,5 – Gestisce palla sempre ad uno-due tocchi, si propone in avanti, rompe il gioco avversario. Il solito Diawara, insomma.
ZIELINSKI 7 – Ha il merito di sbloccare subito il risultato con una splendida azione personale, che gli dà fiducia e lo porta a proporsi con costanza e grande qualità. Anche in una posizione ‘alla Hamsik’ riesce a dire la sua alla grande, il che non fa che dimostrare ciò che si dice di lui: il centrocampista universale.
GIACCHERINI 7 – Si propone bene sulla destra, cerca lo spazio ma non incide tantissimo, almeno fino al gol, il grandissimo gol al volo che spiazza Chichizola e mette la gara in discesa per il Napoli. E’ un gol ‘alla Callejon’, segno che ha perfettamente nelle corde il ruolo e i movimenti dello spagnolo. Magari servirà per avere qualche minuto in più anche in campionato.
GABBIADINI 6,5 – Il calcio è davvero incredibile. Mesi in cui era imprescindibile e non riceveva una palla neppure se la chiedeva in carta bollata al Ministero, ora che è praticamente un ex li pallone gli arriva addosso, e finisce in rete. Gol fotocopia di quello con la Samp, terza partita consecutiva a bersaglio. La ricetta giusta per un addio carico di rimpianti. Dall’80’ PAVOLETTI sv – Ha il tempo per sbagliare un gol a due passi dalla porta, ma sono troppo pochi 10 minuti per vederlo davvero all’opera, lo aspettiamo quando potrà davvero fare la differenza.
INSIGNE 6,5 – Nel primo tempo prende un palo a porta vuota (in realtà lo prende De Col, ma lui era lì), poi sfiora il gran gol con un interno a incrociare che sfiora il palo. Nella ripresa, mentre Calzona già preparava il cambio, l’intuizione che cambia la partita: palla millimetrica per Giaccherini, che poi ci mette del suo. Ma l’assist lo sforna sempre, con quel compasso che si ritrova tra i piedi. Dal 60′ CALLEJON 6 – Mezz’oretta che è una sgambata, a risultato già acquisito.
ALL. CALZONA 6 – Cambi quasi obbligati, poco tempo per Pavoletti. Arriva una vittoria tutt’altro che scontata, specialmente col senno di poi.
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