GLI AVVERSARI – Mix di gioventù ed esperienza: lo Spezia di Di Carlo

Spezia
I calciatori dello Spezia festeggiano la vittoria contro il Palermo (©Getty Images)

ALLENATORE. Mimmo Di Carlo sa come battere il Napoli. Lo ha fatto, in una situazione ben diversa, quando allenava il Chievo Verona. Ora è allo Spezia in un progetto molto ambizioso da anni, ma che ancora non è riuscito a realizzarsi a pieno e anche quest’anno la promozione non sembra alla portata. In Coppa Italia però il tecnico è giò riuscito a togliersi qualche sfizio: per info chiedere alla Roma e al Palermo.

COME GIOCA – 4-3-3

Chichizola; De Col, Valentini, Terzi, Migliore; Maggiore, Pulzetti, Sciaudone; Piccolo, Granoche, Piu.

La squadra è ricca di elementi più o meno noti per recenti esperienze nella massima serie. Il punto di forza è la difesa, Chichizola compreso (tanti club sulle sue tracce), guidata dal capitano Claudio Terzi, ex Napoli, e dall’argentino Valentini. Sugli esterni l’interessante De Col a destra e l’esperienza di Migliore a sinistra. In mezzo al campo Pulzetti, affiancato da Sciaudone e da alcuni ragazzi proveniente del settore giovanile, come Giulio Maggiore, classe ’98 e il 96 Luca Vignali. In attacco i numeri non fanno impazzire (solo 17 reti all’attivo), ma i nomi non sono da sottovalutare: al centro Granoche, sostenuto ai lati da Antonio Piccolo e dal talento di Alessandro Piu, in prestito dall’Empoli.

PREGI. La bravura dello Spezia sta nel difendersi e ripartire. E’ una squadra che sa bene come chiudersi nella propria metà campo e che tenta di colpire gli avversari in ripartenza. Una mossa tattica utilizzata spesso in campionato, figuriamoci contro una squadra nettamente superiore come il Napoli.

DIFETTI. Va bene provare a colpire in ripartenza, ma i numeri dell’attacco non fanno certamente dormire sonni tranquilli a Di Carlo. 17 gol fatti in B sono una miseria, nonostante le qualità evidenti degli interpreti. Il tecnico dovrà lavorare per risolvere la situazione, ma è un collettivo giovane che può crescere bene con il passare del tempo.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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