Firenze come punto d’arrivo, ma l’anno che il Napoli s’è lasciato dietro si chiude con tanta soddisfazione e tanto buon lavoro. Il lavoro di Sarri, certo, arrivato a Napoli tra tante domande ed oggi una certezza per calciatori, società, tifosi, ma anche il lavoro della squadra scesa in campo, capace di conquistare punti, posizioni, capace di prendersi il secondo posto lo scorso anno dopo aver veleggiato, per molte settimane, da prima in classifica.
Ma quanto è andato bene il 2016 del Napoli?
Sono i numeri, come sempre, a darci la reale portata dell’annata azzurra; un anno, l’ultimo, in cui la squadra di Aurelio De Laurentiis è stata impegnata su tre fronti, con campionato, Coppa Italia e Coppa Europea, tra Europe League e Champions. Non sempre esaltanti, visto che in Europa League il 2016 non ha fatto bene, con il pari e la sconfitta nel doppio confronto col Villarreal che è valso l’eliminazione.
Poi ci ha pensato la Champions a mettere a posto le cose: tre vittorie nel girone con due pari ed una sola sconfitta, inaspettata contro il Besiktas.
Il campionato, invece, ha fatto segnare record: il secondo posto dello scorso anno fu conquistato con un finale in salita di tre successi di fila e, tutto sommato, anche questo avvio di nuova stagione è sugli stessi binari di un anno fa.
In totale sono state 48 le partite giocate nel 2016 dagli azzurri di Sarri: 28 vittorie, 9 pari e 11 pesanti sconfitte, tra cui quelle dello Juventus Stadium che hanno cambiato in negativo la classifica, sia lo scorso anno che in questa prima parte di nuova stagione.
Su 144 punti totali sui tre fronti, il Napoli ne ha conquistati 93; deludente soprattutto la parentesi Coppa Italia, in cui il Napoli fu eliminato lo scorso gennaio al San Paolo dall’Inter con un secco 2-0.
I gol fatti sono in totale 102, 50 nella passata stagione e 52 in questa; un dato indicativo, visto che gli azzurri hanno perso lo scorso luglio Gonzalo Higuain, l’argentino che lo scorso anno riscrisse il record di gol in Serie A con la maglia azzurra.
Preoccupanti, invece, ancora i gol subiti: ben 52, tra i 23 ante-estate e i 29 della prima parte di stagione.
I numeri, comunque, sono dalla parte di Sarri e dei suoi; il lavoro fatto in questi mesi ha prodotto una delle squadre più spettacolari del continente.
Ma gli ottavi di Champions conquistati in Europa e i soli 3 punti dal secondo posto della Roma in campionato indicano ancora una cosa: se il 2016 è stato l’anno della svolta, il 2017 che verrà potrà essere l’anno della verità per una squadra che adesso deve solo vincere qualcosa di importante per restare nella storia.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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