Il 2016 del Napoli è stato un anno fantastico, come attesta il record di punti conseguito dalla squadra azzurra da gennaio ad oggi: sono 81, impresa mai riuscita prima nella storia azzurra. Il Napoli paga però un rallentamento vissuto ad ottobre e novembre in termini di risultati che avrebbe potuto avere un peso più consistente in questa speciale graduatoria, oltre ad aver potuto dare una spinta ulteriore agli uomini di Maurizio Sarri in classifica. Il terzo posto attuale alle spalle della Roma, distante un solo punto e con lo scontro diretto dalla sua vinto al ‘San Paolo’ suggerisce comunque quale sia il valore del Napoli, che se non avesse perso in maniera rocambolesca due mesi fa contro i giallorossi sarebbe in seconda posizione solitaria, a non molta distanza dalla Juventus.
Un grande presente…
E restano anche i rimpianti per episodi sfavorevoli capitati in partite come Pescara, la sfida esterna proprio contro la Juventus e quelle interne col Sassuolo e con la Lazio: in queste circostanze soltanto gli episodi hanno negato al Napoli i 3 punti, misti a disattenzioni che si sono rivelate purtroppo determinanti in negativo. Ed anche senza centravanti (pesantissimo il grave infortunio capitato ad Arkadiusz Milik) gli azzurri si confermano macchina da gol: 37 reti realizzate, miglior reparto offensivo della Serie A attualmente e ben 13 palloni spediti nella porta avversaria nelle ultime tre partite. Il rimpianto è l’essere riusciti a spiccare il volo dopo le note difficoltà intercorse da metà ottobre in avanti, dove sostanzialmente il gioco espresso dagli azzurri è stato quasi sempre di altissimo livello.
…ed un fantastico recente passato
Ma non bisogna dimenticare quanto fatto l’anno scorso: secondo posto finale in Serie A con 82 punti, record di sempre in un torneo per i partenopei; Higuain capocannoniere con 36 gol, altro primato che resisteva in Serie A dal 1950, oltre a diversi altri traguardi tagliati dalla squadra partenopea. Oggi l’uomo dei record è Dries Mertens, è lui a trascinare il Napoli anche se ciò che conta più di tutto è la squadra, come lo stesso belga ha affermato. Intanto la squadra corre e non vuole più fermarsi, ce ne sono ancora di record da battere…
di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)
