Nella giornata di venerdì verrà comunicata a Nyon la nuova formula della Champions League, che entrerà in vigore soltanto a partire dalla stagione 2018-19. Novità che vedono contrarie la Liga e la Premier, per non parlare di Paesi minori (per dimensioni), terrorizzati all’idea di minori chance d’ingresso.
L’Italia, come da voci circolanti ormai da mesi, tornerà ad avere quattro posti utili per la principale competizione europea, ma ecco tutti cambiamenti, elencati nell’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport’: saranno presenti 8 gruppi, ognuno con 4 squadre, per un totale di 32, delle quali 26 andranno direttamente ai gruppi, con 4 squadre per Italia, Inghilterra, Spagna e Germania, 2 per Francia e Russia, 1 per BElgio, Turchia, Portogallo e Ucraina. A queste si aggiungeranno le vincitrici di Champions ed Europa League e quattro squadre dai playoff per campioni e due dai playoff per «non» campioni. Poi i premi, 2.4 miliardi di euro divisi così: 15% market pool; 30% partecipazione; 25% risultati stagionali; 25% ranking storico.
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