Ancora qualche ora e sapremo. Benfica-Napoli è diventata decisamente la madre di tutte le partite per la compagine azzurra, che a seconda se riuscirà ad ottenere un risultato favorevole a Lisbona stasera, sarà in grado di continuare la propria avventura in Champions League volando agli ottavi di finale di competizione ed incassando ulteriori proventi da UEFA e sponsor. Con una sconfitta invece sarebbe tutto finito, ed agli uomini di Sarri non resterebbe che consolarsi con l’Europa League, torneo nel quale gli azzurri uscirono tra le polemiche due stagioni fa contro il Dnipro Dnipropetrovsk.
VIETATO SBAGLIARE
Per il Napoli non sarà la prima volta nella Lisbona tinta di rosso: i precedenti tra i campani e le ‘Aquile’ sono tre, con due vittorie in proprio favore ed una sconfitta per 2-0 che nel 2008 causò l’eliminazione in Europa League, dopo la vittoria dell’andata per 3-2. Stasera c’è in palio la vetta del Girone B di Champions: le due compagini potrebbero andare a braccetto agli ottavi di finale, ma tutto dipenderà anche da Dinamo Kiev-Besiktas, con i turchi che, nonostante un tasso tecnico modesto, si sono ritrovati ad essere la vera favorita del girone.
IMPARARE DAL PASSATO
Infatti Inler e compagni giocheranno contro una Dinamo Kiev ormai tagliata fuori anche per il terzo posto e possono trarre più vantaggi che altro dallo scontro diretto in terra portoghese. Il Napoli dovrà pensare a fare la propria partita, magari volgendo la testa proprio al passato, proprio a quel settembre 2008 in cui la banda allenata da Edy Reja vide sfumare il sogno europeo. Hamsik c’era e si spera soprattutto in lui e nella volontà di smentire i detrattori, per i quali il capitano dei partenopei sparisce nelle partite che contano. Ma basterà pensare anche solo alla gara di andata per trovare motivazioni e rabbia agonistica necessaria: al ‘San Paolo’ gli azzurri dimostrarono la propria superiorità tecnica e tattica, e la cosa può senz’altro ripetersi.
di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)