Se quel tiro velenoso di Callejon fosse entrato in porta adesso staremmo parlando di un’altra partita. E’ così. Il Napoli ieri ha dominato il Sassuolo in tutto e per tutto, rischiando solamente in una circostanza se si esclude l’azione del bellissimo gol del pari siglato da Defrel. Nel secondo tempo gli emiliani avevano costruito una buona azione conclusasi con una traversa colpita di testa da Missiroli.
Ma la squadra di Eusebio Di Francesco sin dall’inizio della partita era stata costretta sempre più sulle difensive tranne che in qualche circostanza nella quale era riuscita ad affacciarsi dalle parti di Reina, complice uno Strinic molto arrugginito sul versante sinistro azzurro.
E nonostante ciò il gioco del Napoli è risultato come sempre veloce ed efficace, quasi letale fino agli ultimi 16 metri finali dove poi si è palesata la solita inconsistenza in fase realizzativa.
NUMERI IMPIETOSI
Senza Milik difficilmente si riesce a segnare un gol a partita pur detenendo in tutto e per tutto il pallino del gioco. Le statistiche parlano chiaro: i partenopei hanno segnato 12 gol nelle ultime 10 partite contro le ben 24 in 14 match dell’anno scorso. E questo si ripercuote inevitabilmente in maniera importante anche sull’andamento complessivo della squadra.
Al ‘San Paolo’ il Napoli ha vinto una sola volta nelle ultime sei partite interne (2-0 all’Empoli). La difesa invece continua a prendere gol, anche in incontri dove figura bene ma nei quali viene bucata per l’unica distrazione concessa agli avversari (è il caso di ieri) o per qualche errore individuale (Reina, ndr).
WHAT IF
L’unica cosa che davvero non va è che con la mancanza di un centravanti di ruolo si fa fatica a segnare. Non resta che attraversare il mese di dicembre con questa criticità e vedere cosa verrà fatto nel mercato invernale di gennaio. Eppure se non fosse stato per quel palo di Callejon, lo ribadiamo ancora con convinzione, adesso staremmo parlando di un’altra partita…
di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)