#AMENTEFREDDA – Il Napoli non vince più (e Sarri sbaglia tutto)

NAPLES, ITALY - NOVEMBER 28: Napolis coach Maurizio Sarri stands disappointed after the Serie A match between SSC Napoli and US Sassuolo November 28, 2016 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

 

 

Il Napoli non sa più vincere ed ora i numeri fanno paura. Neanche con il Sassuolo, in una gara interna che avrebbe dovuto essere ampiamente alla portata, gli azzurri di Sarri fanno bottino pieno e perdono nuovamente terreno, anziché recuperarne in vista delle prime posizioni.
L’operazione aggancio, per mettersi a 6 punti di distanza dalla Juventus e a 2 da Roma e Milan doveva filare via liscia come l’olio; il San Paolo era pieno, con 50mila tifosi pronti ad esultare per una vittoria in casa che manca da oltre un mese. Tutto si stava mettendo per il meglio, ma sono bastati pochi secondi per riportare il Napoli sulla terra, in una realtà che per ora non fa sconti: gli azzurri hanno sbagliato tutto, Sarri ne ha indovinate poche, il risultato, in fondo, poteva anche essere immaginabile.

IL LOB DI INSIGNE NON BASTA

Mandare Strinic in campo dal primo minuto è stato forse l’errore più lampante; pronti via e Politano va libero in porta che è una bellezza. Il croato può tirare un sospiro di sollievo quando il giocatore neroverde deve lasciare il campo per un infortunio (l’ennesimo per il Sassuolo), ma in fase difensiva continua comunque a non combinare nulla di buono. Il Napoli si sbatte, Hamsik sembra in ottima serata, ma nella conclusione dell’azione fa sempre fatica. Manolo Gabbiadini è un po’ l’empblema di tutta la squadra: ci mette voglia, stavolta, ma il movimento nella finalizzazione dell’azione è sempre quello opposto a quanto ci si aspetterebbe per una prima punta.
Insigne, però, ha deciso che è la sera giusta per dare continuità ai gol di Udine e per rimettersi in marcia anche in casa: prima sfiora la rete dall’interno dell’area, poi si inventa un lob pazzesco che beffa Consigli e si insacca. Il San Paolo esulta festante, il napoletano corre sotto la curva e finalmente la gara si sblocca; mancano due minuti all’intervallo, tutto perfetto.

GLI ERRORI DI SARRI

Ma nella ripresa è il Napoli ad essere il primo avversario di se stesso e tutte le differenze tra Sarri e Di Francesco vengono a galla.
I troppi infortuni condizionano la squadra ospite, ma il tecnico non si lamenta ed anzi fa di tutto per inventarsi qualcosa che possa stravolgere la trama di un match che, si avverte, non è ancora chiusa; tre cambi per lui, tre modifiche nel modulo ed un Sassuolo che piano piano viene a galla, come testimonia la traversa di Missiroli nel cuore del secondo tempo.
Il Napoli è al tappeto prima ancora di aver preso gol.
Sarri comincia nella sua solita girandola di cambi che non fanno felice nessuno: esce Gabbiadini per far posto a Mertens, il belga era diffidato e si fa ammonire subito dopo, salterà la sfida con l’Empoli), spazio anche a Diawara quando non se ne sentiva il bisogno, perché Jorginho non sembrava in difficoltà, poi il gol subito e l’ingresso di Giaccherini per Insigne, che forse chiedeva il cambio già da diversi minuti.
E la squadra almeno vogliosa del primo tempo non sa più costruire nulla; la fortuna aiuta gli audaci, però, quindi sembra logico che, sull’ultimo tiro in porta del match, il destro di Callejon si stampi sul palo alla sinistra di Consigli lasciando l’amaro in bocca a tutto il San Paolo.
Il vento non è cambiato, ma sembra incredibile assistere alle gesta di una squadra che è lontana parente di quella vista un anno fa. Non è (solo) l’assenza di Higuain a fare la differenza, tantomeno quella di Milik; l’infortunio del polacco sta anzi diventando un alibi per un gruppo che ha ben altre colpe.
Il motore non ha più benzina a sufficienza e continuare sulla stessa strada senza almeno provare a cambiare sentiero è un errore sotto gli occhi di tutti, meno che dell’allenatore, che non sembra più avere il controllo del gruppo.
Solo gli applausi a fine gara per Cannavaro sotto la B addolciscono la serata; ma il settimo posto in classifica lascia i brividi.

 

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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