E’ il giorno di Napoli-Dinamo Kiev, partita che potrà dire già molto sul destino europeo delle due squadre. Gli azzurri avrebbero la certezza di volare agli ottavi di finale di Champions Leauge in caso di successo e ci si attende una gara tutta all’attacco da parte dei ragazzi guidati da Maurizio Sarri.
La Dinamo è reduce da un buon filotto di risultati utili in campionato, con sette match a punti fra ottobre e novembre composti da 5 vittorie e due pareggi. Il tutto ha fatto seguito agli altri 5 successi iniziali in Prem’er-Liha, ai quali sono poi seguite tre partite caratterizzate da un solo punto ottenuto. In campionato la squadra è seconda a 33 punti, a -8 dallo Shakhtar Donetsk capolista. Molto più complicato il percorso in Champions League, con tre ko ed un pari nei quattro incontri sin qui disputati. Agli ucraini serve necessariamente una vittoria che possa consentire loro di restare in corsa almeno per il terzo posto che vale i sedicesimi di Europa League, un concetto ribadito ieri in conferenza stampa da Serhij Rebrov ed Andrij Yarmolenko.
COME GIOCA
Nelle ultime tre partite di campionato Rebrov è passato da un 4-3-3 puro (proposto anche all’andata contro il Napoli) ad un 4-2-3-1, schema che rappresenta una variante al primo modulo in realtà non troppo diversa grazie all’avanzamento sulla linea dei trequartisti di Buyalsky e Garmash in alternanza, ma di fatto è quest’ultimo il titolare. In porta agisce ora Rudko al posto del navigato Shovkovsky. Nella difesa a 4 Makarenko, Vida e Khacheridi rappresentano sempre le prime scelte, mentre a sinistra Antunes è stato impiegato di recente a mezzo servizio ed il suo posto dovrebbe essere preso da Morozyuk.
PREGI
Occhio alla mediana tre composta da Sydorchuk, Rybalka e Garmash: mentre il primo farà da collante con il reparto avanzato, gli altri due gli guarderanno le spalle. Proprio Garmash segnò contro il Napoli a settembre con la sua abilità nel saper aggredire gli spazi in area. Sydorchuk è un elemento bravo esclusivamente nella fase di interdizione e gioca di fisico, bisogna tenerlo d’occhio sui palloni alti. Rybalka invece sa farsi valere col tiro da fuori.
DIFETTI
In generale però il centrocampo della Dinamo Kiev può essere tagliato fuori con il gioco in velocità palla a terra, che è proprio una prerogativa del Napoli e rappresenta anche un fattore in grado di mettere in difficoltà i terzini ospiti. La cosa è stata messa in evidenza in conferenza stampa ieri, dove Rebrov e Yarmolenko hanno fatto notare la difficoltà a giocare in ambito europeo contro compagini più abituate ad agire con grande intensità e rapidità rispetto alle formazioni affrontate nel campionato ucraino.
L’UOMO CHIAVE
In avanti agirà Yarmolenko, probabilmente l’elemento più di valore della Dinamo Kiev. Il 27enne bomber ucraino ha segnato molto poco fin qui (appena 2 gol in campionato) ma non bisogna sottovalutarlo, specialmente se riuscirà a trovare l’intesa con Artem Biesedin (lanciato di recente nell’undici titolare da Rebrov) e Viktor Tsygankov, da inizio stagione invece sempre fra i giocatori più presenti in campo. I due sono dei veri e propri ragazzini terribili (20 anni il primo, 19 il secondo) ma possiedono già molta personalità per poter sostenere il peso di un confronto internazionale.
Napoli-Dinamo Kiev, le formazioni LIVE
a cura di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)