Il futuro del Napoli sarà un trionfo. Ha ragione Sarri che, subito dopo la gara vinta ad Udine, sottolinea i meriti dei suoi: “Nel finale in campo tutti nati dopo il ’90”. È una squadra che gli dà gusto, come spesso ha ripetuto dall’inizio dell’anno, una squadra plasmabile, rimodellabile, ma soprattutto migliorabile. Da rendere ad immagine e somiglianza dei suoi pensieri, con l’apporto esterno dei meno giovani che non fa mai male.
La difesa, così com’è, sembrerebbe poter regalare certezze future alla squadra del toscano: Hysaj, arrivato lo scorso anno, è il più giovane del gruppo visti i suoi 22 anni, ma per questo Napoli è sempre stato una certezza, così come certezza è l’algerino Ghoulam. 25 anni e tante possibilità di crescere ancora, un discorso simile, ma forse ancora più avanzato, per Koulibaly: il franco-senegalese è ormai da mesi nei pensieri delle big del continente per le prestazioni sempre in crescita, uno dei pochissimi centrali puri con qualità in giro per i massimi campionati europei.
Le due reti della Dacia Arena arrivano dai piedi di un altro classe ’91: Lorenzo Insigne è, ad oggi, l’unico vero prodotto della ‘cantera’ napoletana, un frutto da crescere in casa e piazzare al centro del progetto Napoli. In pianta stabile da un quadriennio, ormai, il 25enne napoletano può considerarsi un veterano della squadra e fare da apripista ad altri talenti giovanissimi da poco arrivati: Zielinski (classe 1994) e Diawara (1997), infatti, sembrano avere davanti un grande futuro, capaci di prendersi già oggi la mediana napoletana. E se il polacco deve fare i conti nel suo ruolo con la presenza del capitano Hamsik, una pedina indispensabile per Sarri, l’ex Bologna ha approfittato del calo di Jorginho per scalare posizioni nelle gerarchie interne al gruppo.
Accanto al loro un altro nato nel ’91 che ha già alle spalle un ricco passato: Allan, che veste già da un anno la maglia azzurra e che ha già saputo farsi apprezzare dalla critica.
Fermo ai box, per ora, ma la folta colonia dei giovanissimi è rimpolpata da Arkadiusz Milik: nato nel 1994, il polacco ha già avuto modo di dimostrare le sue qualità e Napoli spera possa tornare in campo quanto prima per proseguire il discorso del gol interrotto bruscamente ad ottobre.
Sarri non li ha ancora mostrati al grande pubblico, ma anche Lorenzo Tonelli (1991) e Marko Rog (1994) potrebbero essere importanti frecce nell’arco di una squadra che deve puntare sulla qualità e sulla freschezza delle nuove leve se vuole arrivare lontano.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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