Antonio Di Natale è stato il simbolo dell’Udinese moderna, il giocatore che dopo Oliver Bierhoff è stato capace di diventare l’uomo-immagine del club del Nord-Est dell’Italia.
E per la partita di domani contro il Napoli l’attaccante originario di Pomigliano d’Arco afferma a ‘Il Gazzettino’ sul match di domani: “In passato si è parlato molto dei miei forfait quando c’era da affrontare gli azzurri al ‘San Paolo’, ma non ho mai risposte a parecchie accuse gratuite e senza senso. Sono rimasto sempre in silenzio, anche quando cinque anni fa qualcuno mi diede per finito. Del resto mi è sempre piaciuto parlare coi fatti. E se vediamo i precedenti di Udinese-Napoli con me in campo potete constatare che dico il vero. Proprio il Napoli è tra le mie ‘vittime’ preferite, avendo segnato loro 8 gol con anche due triplette. Ricordo anche il gol da fuori che feci a De Sanctis, uno dei più belli della mia carriera”.
“Non so chi vincerà domani, non c’è un favorito ma prevedo una bella ed intensa battaglia sportiva. Il Napoli è un top club ma si troverà contro ad una Udinese in recupero fisico e mentale, molto organizzata ora che c’è Delneri in panchina. I bianconeri giocheranno senza paura, consapevoli di potercela fare. Gli azzurri d’altro canto hanno un grande collettivo che sta facendo bene anche senza Higuain. Adesso c’è Milik, che quando recupererà farà vedere di essere un campione. E nemmeno Gabbiadini va sottovalutato, sono entrambi di valore assoluto ed il Napoli continuerà a lottare per il vertice”.
“Tiferò per l’Udinese, ovvio, anche se sono nato a Pomigliano d’Arco come Caccia, Lodi, Montella. Da bambino però la mia squadra del cuore era il Napoli, giocavo a calcio nei rioni della città, specialmente nei pressi del tribunale, e nelle gare casalinghe ho fatto anche il raccattapalle al ‘San Paolo’ quando c’era Maradona. Mi faceva emozionare e sognavo di diventare come lui. Però ad Udine ho vissuto 12 bellissime stagioni tutte in Serie A con tante soddisfazioni. E’ stato il periodo più bello della mia carriera”.