Udinese-Napoli è la partita di Roberto Sosa, il Pampa. Cresciuto con i friulani, ha chiuso la sua carriera con la maglia azzurra. A ‘La Gazzetta dello Sport’ ha parlato del momento che vivono le due squadre:
“Apprezzo Del Neri e Sarri, il Napoli riesce a portare il suo gioco avanti anche senza un vero centravanti in questo periodo. Ho imparato tanto sia ad Udine che sotto il Vesuvio: di Spalletti ho apprezzato il modo di trasmettere le idee ai calciatori, da Reja ho appreso l’etica del lavoro duro, sul campo. Ho avuto grandi allenatori e cerco di trasferire questo ai miei ragazzi, oggi (allena in Serie D ndr). Il Napoli non vince ad Udine da quando c’ero io in campo, al primo anno di A di De Laurentiis, ma non mi sorprende: in Friuli è una sfida molto sentita e sarà difficile anche sabato per i ragazzi di Sarri. Sabato sarà una partita sentita per me, entrambe le squadre mi sono rimaste dentro, ma il cuore spinge verso il Napoli”.
“Zapata deve restare ad Udine, magari segnare 12-15 gol e poi tornare a Napoli con una immagine e considerazione diversa. Per Gabbiadini non è un problema di modulo, ma di testa; non ha l’atteggiamento giusto. Secondo me il Napoli dovrebbe puntare ad un attaccante come Falcao, che si sta rilanciando al Monaco; non sono pazzo, dico solo che, se gli azzurri vogliono puntare a qualcosa di più del 2° o 3° posto, allora quello è il tipo di attaccanti che deve cercare”.
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