Walter Mazzarri ha concesso un’intervista esclusiva al quotidiano QS-La Nazione. Il tecnico del Watford, che oggi sfida il Liverpool in Premier League, ha parlato della sua vita in Inghilterra. “Non ho nostalgia di casa. Sa cosa vuol dire entrare nello stadio, qui, e trovarlo gonfio di popolo che vuole divertirsi, che si esalta sempre pronto a godersi una vittoria? Ecco, non stupisca: qui è sempre come a Napoli quando giocavamo la Champions, spettacolo di emozioni, perché questa è la Premier, il campionato più bello del mondo. Se poi vinci è come andare sulla luna”.
Mazzarri dice la sua sulle cessioni di Cavani ed Higuain: “Le storie di Cavani e Higuain sono molto diverse. Edinson veniva dal Palermo, non era ancora un fuoriclasse. Il Pipita, invece, veniva dal Real Madrid, era un top player, aveva già dimostrato tanto nella sua carriera. E’ chiaro che sono state due cessioni dolorose, i napoletani hanno sofferto tanto per entrambi e mi dispiace”.
Il tecnico parla anche della sua esperienza all’Inter: “Con i nerazzurri è un capitolo chiuso. Vabbè, diciamo che il tempo è stato galantuomo… Il primo che ha pagato il conto al cambiamento esotico sono stato io, assunto da un presidente italiano e consegnato a uno straniero. Quando l’Inter è stata ceduta eravamo secondi. Se si fanno cambiamenti si devono far bene. Se si sceglie un allenatore lo si fa conoscendone le caratteristiche, affidandogli un progetto, credendo nel suo lavoro fino in fondo e con lui si persegue un obiettivo. Ma bisogna anche fargli scegliere gli uomini e fare la squadra come meglio crede. Nel calcio questa è una legge, se non la rispetti sei fottuto”.