Ancora novanta minuti, per poi prendersi una pausa. Per riposare, per respirare meglio e, perché no, anche per guardarsi alle spalle. Il campionato si ferma ancora una volta – l’ultima prima della sosta natalizia che farà da spartiacque – ma prima c’è da giocarsi gli ultimi novanta giri di lancette di un miniciclo che non può considerarsi illuminante per il Napoli di Sarri.
Che le premesse non fossero idilliache si era capito un mese fa: nel bel mezzo della scorsa sosta gli azzurri si erano ritrovati con un infortunio di Milik tra capo e collo e con un Albiol ancora lontano dal rientro: il polacco lo si rivedrà l’anno nuovo, lo spagnolo, invece, è ancora chiuso nelle segrete di Castel Volturno nonostante si annunci il suo rientro di settimana in settimana.
Non si è esaltato il Napoli, che ha dovuto fare i conti con la realtà (difficile) dei fatti in campo: sconfitta con la Roma al rientro e nella trasferta di Torino contro la Juve, gli azzurri hanno dovuto registrare un KO pesante anche contro il Besiktas. Stop che ne hanno condizionato la stagione, ma che possono ancora essere recuperati; cominciando da stasera, per esempio.
LA LAZIO DI INZAGHI JR
Al San Paolo non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni – ma questo è ormai un dato di fatto che non sorprende più e che potrebbe condizionare fortemente tutta la stagione azzurra -, eppure la partita sarà di richiamo: arriva la Lazio del giovanissimo Inzaghi Jr, uno che doveva trasferirsi proprio in Campania (sponda Salerno) ed invece si ritrova quarto in Serie A e davanti al Napoli in classifica.
A dividere le due squadre c’è un solo punto, proprio per questo per i ragazzi di Sarri quella di stasera può essere un bivio importantissimo con cui concludere il miniciclo di fuoco.
Le vittorie con Crotone ed Empoli sono state fumo negli occhi; il Napoli aveva vinto, ma non convinto, e di questo ce ne eravamo accorti un po’ tutti. Poi, tra Juventus e Besiktas, due buone prestazioni che hanno risollevato quantomeno le sensazioni intorno alla squadra, pur producendo un solo punto.
Gli azzurri hanno bisogno di rialzarsi, di dimostrare che la cura Sarri delle ultime settimane ha ormai raggiunto uno stadio avanzato ed è pronta a fare effetto da ogni punto di vista.
LORENSO RITROVA CIRO
Quale occasione se non quella di stasera, allora?
Ma non sarà facile, perché i biancocelesti hanno a disposizione tutte le armi che a questo Napoli possono far male: la spensieratezza, l’animo leggero, attaccanti rapidi e letali con una costruzione tattica che trova ad ogni partita più sicurezze rispetto alla gara precedente.
Inzaghi ha messo su una bella realtà, costruita attorno ai talenti di questa Lazio: Biglia in mezzo al campo, Keita sull’esterno, Ciro Immobile al centro dell’attacco. Il napoletano ha messo insieme già 9 reti nelle prime 11 uscite di questo campionato e non ha intenzione di fermarsi dopo le ultime due altalenanti stagioni. Nato a pochi chilometri dal San Paolo, stasera a Fuorigrotta ci sarà tutta la sua famiglia; Ciro a Napoli ha giocato solo una volta, nella primavera del 2013, quando indossava la maglia del Toro, ma non ha un buon ricordo.
Vorrebbe cambiare la storia stasera, magari prendendosi un pizzico di rivincita con una società che la scorsa estate non ha creduto nel suo potenziale acquisto.
In campo ritroverà Insigne, che non sembra in un periodo di forma eccezionale; se entrambi dovessero ricordare le lezioni di Zeman a Pescara, allora ne vedremo delle belle.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)