Il Napoli ha provato l’assalto a tanti ottimi giocatori nel corso di questi anni. La linea di azione degli azzurri è sempre stata quella di puntare su calciatori giovani, con un ottimo bagaglio tecnico, da far crescere e maturare tatticamente. Il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, ha parlato in un’intervista a ‘Radio Punto Zero‘, svelando particolari retroscena riguardanti alcune trattative fra la sua società e il club partenopeo.
GABBIADINI VS IMMOBILE – Il patron degli abruzzesi ha rivelato che ai tempi di Zeman, ha dovuto decidere se prendere l’attuale giocatore azzurro o Immobile. Sulla scelta di quest’ultimo di rifiutare il Napoli in estate ha detto: “Nessuno è profeta in patria, credo che il ragazzo non volesse sentire la pressione di giocare con la sua squadra del cuore. Con la Lazio invece può giocare tranquillo”.
VERRATTI E LAPADULA – Entrambi i giocatori sono stati vicini al Napoli, ma in tempi diversi: “Per Verratti mi dispiacque davvero tanto. De Laurentiis fu l’unico davvero convinto a prenderlo, ma l’entourage del centrocampista dichiarò la sua fede juventina, questo creò diversi malumori nella città partenopea. Poi si fece avanti il PSG, e il resto è storia. Lapadula invece ha fatto una scelta assolutamente sbagliata. Col Napoli era tutto fatto e oggi avrebbe potuto essere titolare, mi dispiace perché era perfetto per gli azzurri sia per carattere che per qualità tecniche”.
INSIGNE – Qualche battuta anche sulla situazione particolare che sta vivendo il suo ex pupillo: ” La questione del contratto può pesare dal punto di vista psicologico, ma penso sia un ottimo giocatore e possa diventare una bandiera per il Napoli. Ora ha bisogno di un po’ di tempo e del gol. Insigne non deve snaturarsi, ha talento e ama giocare la palla. Sarri ha ragione, deve continuare a fare le cose difficili anche a costo di essere fischiato”.