Come un lampo nel buio, un buio che rischiava di soffocare questo Napoli a tratti bello, a tratti meno convincente. Come un lampo nel buio, quello stesso buio che rischia di risucchiarti quando tutto sembra andare storto, quando hai in mano la partita per intero e ti ritrovi sotto a dieci minuti dal fischio finale per un singolo errore di valutazione.
Come un lampo nel buio, il buio da cui Marek Hamsik ha tirato fuori tutto il Napoli: serviva carattere ed è arrivato dall’uomo più criticato quando si parla di qualità mentali, prima ancora che tecniche. Non stupisce il suo sinistro, a quella qualità ci si è quasi abituati, piuttosto stupisce la voglia con cui crea un’occasione da gol nata dal niente, la volontà di andarsi a riprendere con i denti quella partita che pare scivolare dalle mani. E alla fine un punto sembra beffardo. Ma sempre un punto è.
La testa del girone non è più solitaria, perché il pari della Vodafone Arena e il contemporaneo successo del Benfica contro la Dinamo Kiev rilanciano anche i lusitani. Ora c’è proprio il Benfica con il Napoli al primo posto, un primo posto a braccetto che apre a scenari illuminanti visto che le due formazioni si ritroveranno proprio alla fine del viaggio, il prossimo 6 dicembre a Lisbona, in quello che sarà l’ultimo appuntamento della fase a gironi per quest’anno.
Prima, ci sarà un quinto turno tutto da vivere, con il Napoli che ospiterà la Dinamo Kiev tra le mura di Fuorigrotta.
Ma da dove ripartirà la squadra di Sarri? Probabilmente da una gara praticamente sempre in mano, gestita ed amministrata, in cui solo la leggerezza offensiva ha messo in crisi le certezze azzurre.
L’avvio è più che positivo, Gabbiadini rischia il gol ma si arena sui suoi stessi limiti e solo la forma fisica non eccelsa impedisce a Callejon il gol. Koulibaly regala un assist ad Hutchinson, ma il turco la spara sul palo e Reina tira un sospiro di sollievo.
Cosa manca? La qualità e la cattiveria per arrivare fino in fondo; perché in apertura di ripresa sul destro ancora di Callejon capita un occasione d’oro. Larga, troppo larga per impensierire Fabricio.
Sembra uno 0-0 cosi scontato da mandare tutti sotto la doccia prima del tempo, eppure il Napoli degli ultimi tempi non riesce proprio a non complicarsi la vita: allora ecco che Maksimovic intercetta con il braccio, Clattenburg che assegna il rigore e Quaresma trasformarlo senza problemi.
L’arena turca diventa un inferno e il Napoli rivede gli spettri che spesso l’hanno accompagnata nell’ultimo periodo; ma anche nel cuore dell’inferno ci dev’essere una speranza, e per una volta fa rima con Marek Hamsik.
Il suo gol riaccende la luce, il Napoli potrebbe addirittura vincerla ma Insigne va solo vicino al gol ad un passo dal fischio finale.
Il Besiktas è ancora dietro, il Benfica sale spalla a spalla. Il Napoli si è complicato la vita con quella sconfitta interna contro i turchi, ma può ancora giocarsi le sue carte fino alla fine.
La gara contro la Dinamo Kiev non si potrà sbagliare, sperando in buone notizie anche dall’altra gara in contemporanea.
Prima della sosta manca ancora un appuntamento: la Lazio arriva il prossimo sabato al San Paolo, poi si tirerà il fiato per un po’.
E quanto serve a questo Napoli.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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