Di diverso hanno il carattere, il ruolo, persino il piede preferito, eppure entrambi stasera devono provare nella stessa missione: convincere il Napoli. E i napoletani. Lorenzo Insigne e Manolo Gabbiadini; gemelli diversi, quasi per caso, figli di un Napoli che a volte sembra non volerli più e li respinge in fondo, in basso, lontano dall’azzurro. Uno napoletano, figlio di questa terra, di questa speranza, l’altro bergamasco, così lontano dal modo di fare, di pensare, di vivere della città in cui gioco forza si è ritrovato.
Stasera, però, la Turchia sarà proscenio importante; uno per ritornare da protagonista, per provare che questo Napoli non è una realtà troppo ambiziosa per un talento di assoluto livello come lui, l’altro per mostrare finalmente continuità, dopo il siparietto della sostituzione allo Juventus Stadium che non è piaciuto a nessuno.
“Gli do uno scappellotto, non farlo giocare non è da me“, così risponde Maurizio Sarri a chi gli chiede di Insigne durante la conferenza stampa di ieri. Il Napoli era appena arrivato in Turchia, ma evidentemente i due intervistati non avevano avuto modo di mettersi ancora d’accordo.
Perché se per il tecnico napoletano quella di stasera sarà solo “un altro mattone importante della nostra stagione”, José Callejon, presente con lui in sala stampa davanti ai media internazionali, ha ben altra idea: “Qui è come una finale, sappiamo cosa ci giochiamo”.
Un gioco di ruolo, certo, perché se José avverte su di sé la pressione per una gara doppiamente importante visto il punteggio dell’andata, Sarri non può lasciarsi andare, costretto a tenere le redini del suo gruppo.
Quale sarà il Napoli che scenderà in campo non lo sa ancora – e a questo crediamo ad occhi chiusi -, ma una piccola certezza riguarda sicuramente Gabbiadini: “La sua assenza ha fatto si che altri elementi si stancassero nelle ultime settimane”. Quindi, Gabbiadini giocherà.
Lo stesso non può ancora dirsi per Insigne. “La situazione di Mertens è da valutare, mi è parso in ripresa nelle ultime ore, lo sforzo di Torino è stato importante, vedremo domani”.
Queste ore, dunque, saranno cruciali. Così come cruciale è l’impegno azzurro alla Vodafone Arena; la squadra ha saputo complicarsi la vita lasciando il passo agli avversari all’andata ed ora non può permettersi errori. Con una vittoria, i turchi supererebbero gli azzurri in vetta al girone, ma andare via dalla Turchia con qualche punto in cascina significa allungare in modo importante la speranza per la qualificazione.
Sarri e i ragazzi hanno davanti un doppio bivio: prima la sfida di stasera, poi l’anticipo di sabato sera al San Paolo contro la Lazio; dopo le sconfitte incassate nelle ultime sei uscite, tra Roma, Besiktas e Juventus, il Napoli non può più permettersi passi falsi, e per arrivare con animo sereno all’ultima sosta prima di Natale l’obiettivo è solo uno.
Forse solo per questo, la ragione è di Callejon: si, sarà una finale.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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