Combattere e resistere, fino alla fine. No, non è uno spot politico, né tantomeno il motto di qualche legione al fronte. È il Napoli che stasera vola a Torino per affrontare la Juve in casa sua, lì dove non è mai riuscito a vincere. I ragazzi di Sarri arrivano da due vittorie di fila nelle ultime due uscite – Crotone prima, Empoli poi -, ma non basta per fare del Napoli una squadra finalmente guarita dopo i tre KO consecutivi di qualche settimana fa, tra Atalanta e Besiktas.
A complicare le cose, l’assenza in rosa di una punta di ruolo: Milik fuori per un ginocchio malandato, Gabbiadini non troppo scaltro e abile nel farsi buttare fuori dall’arbitro per un fallo di reazione con due giornate di squalifica, hanno rovinato i piani di Sarri, che allo Juventus Stadium ci andrà con un gioco diverso.
Il tridente leggero, Mertens con Insigne e Callejon ai lati, è ormai l’unica certezza azzurra. Il belga è inamovibile: la continuità di rendimento di questa stagione è impressionante, e le ultime prestazioni tra Champions e campionato non fanno altro che obbligare il tecnico alla sua candidatura. Giocherà al centro dell’attacco, accanto a lui non mancheranno Callejon, altro inamovibile nella storia del Napoli di Sarri, e Lorenzo Insigne; il napoletano di Frattamaggiore è una delle note meno liete dell’annata azzurra fino a questo momento: zero gol, tanti mugugni dagli spalti, qualche errore di troppo, una situazione resa ancor più pesante da quanto successo in estate, con la richiesta avanzata dai suoi procuratori per un ingaggio meritevole del suo talento, però effettivamente non in linea con le sue prestazioni.
L’errore dal dischetto contro il Besiktas al San Paolo è un macigno per Insigne, ma chi meglio di lui, unico napoletano della rosa insieme con il fratello Roberto, ancora a quota zero minuti quest’anno, può avvertire l’importanza di una gara con la Juventus?
Uscirne vivi sarà difficile, ma non impossibile. Il Napoli mette in atto il più bel gioco del massimo campionato italiano da un bel po’, ormai, ma probabilmente sarà inutile nella gara di stasera. Sarri ha studiato tutte le contromosse al carrarmato bianconero: difesa solida, possesso svelo, attacco rapido. Peccato, però, che oltre alla prima punta mancherà anche Raul Albiol, un’assenza ancora più pesante quella dello spagnolo leader del pacchetto arretrato.
Al suo posto ci sarà Maksimovic con Koulibaly, poi Hysaj e Ghoulam a correre e ripiegare. Il turno di riposo contro l’Empoli permetterà ad Hamsik di essere di nuovo titolare stasera, così come pare imprescindibile l’utilizzo di Allan sull’altro versante della mediana.
E al centro? Jorginho si è rivisto contro l’Empoli, ma non ha entusiasmato. Dall’inizio di questa stagione, infatti, le sue prestazioni sono andate in calando, eppure Diawara non sembra convincere Sarri per potersi giocare una gara importante come quella di stasera dal primo minuto. Ipotizzabile, allora, che dal primo minuto in campo ci vada proprio l’italo-brasiliano, che necessità di togliersi qualche sassolino di troppo dagli scarpini.
Il tutto, nella sera in cui si ritroverà Higuain: l’argentino resta un amico per tanti azzurri, ma sul campo bisognerà dimenticarselo. E limitarlo per quanto possibile, rendendolo incapace di essere decisivo come quando allo Juventus Stadium indossava ancora la maglia azzurra.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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