Juventus-Napoli, Allegri: “Higuain? Magari non lo faccio giocare, agli azzurri deve tutto”

Allegri ©Getty Images
Massimiliano Allegri ©Getty Images

Massimiliano Allegri ha presentato la sfida Juventus-Napoli di domani in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

“E’ soltanto l’undicesima giornata e non sarà una sfida decisiva, nessun scontro diretto all’andata lo è e comunque il match più importante sarà col Lione mercoledì prossimo in Champions. Dopo un anno parecchie cose sono cambiate e bisogna pensare su questo. Ricordo che lo scorso 28 ottobre stavamo perdendo a Sassuolo. Higuain vivrà una partita da Libro Cuore. Io ho due scelte: o non farlo giocare, e ci può stare, o mandarlo in campo dall’inizio senza dirgli niente”.

Allegri parla anche di altri due elementi bianconeri, Marchisio e Lichtsteiner: “Il ginocchio di Claudio sta bene ma bisogna comunque fare attenzione. Non parlo con Higuain (ride, ndr), ma con Marchisio si. Devo scegliere se schierarlo domani col Napoli o mercoledì in Champions League. Lui è un professionista, come Lichtsteiner, ma io devo fare delle scelte. Per fortuna anche cambiando formazione riusciamo spesso ad essere efficaci. Potrebbe ad ogni modo giocare lo svizzero”.

“Evra è da valutare, ha subito un colpo ad un polpaccio. A volte preferisco mettere subito Cuadrado, mentre in attacco ci sono solo Higuain e Mandzukic. Magari Juan potrà essere una punta aggiunta. Dovrò valutare nell’ultimo allenamento. Scontri diretti? A volte capita di non vincerli ma alla fine conta restare in vetta. La Juve ha perso due gare strane con Inter e Milan ed i risultati contano prima di tutto. Va bene lo stesso se Il bel gioco manca ma si vince. Con i nerazzurri abbiamo giocato male, coi rossoneri abbiamo controllato, e magari questa è una fase da controllare.

Allegri parla del Napoli: “La città è splendida, calcisticamente però lì mi è andata male, arrivai con la squadra già retrocessa. Higuain ha fatto una scelta ed i tifosi azzurri gli devono essere riconoscenti, così come lui deve esserlo con loro per quanto ricevuto. Lui è sereno e molto legato alla città. Sarri non ha centravanti ma potrebbe essere un vantaggio per lui, merita solo complimenti. La classifica è cambiata nel giro di qualche partita, ora il Milan è lontano 5 punti. Le prime quattro squadre sono quelle che hanno maggiore vantaggio”.

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