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KICKOFF – L’importanza di chiamarsi Callejon

Il successo di Crotone è servito al Napoli per ritrovare la vittoria ed i 3 punti dopo altrettanto gare coincise con delle sconfitte che hanno frenato gli azzurri tanto in campionato quanto in Champions League. Nei match all’interno dei quali gli uomini di Maurizio Sarri hanno conosciuto la sconfitta per la prima volta in stagione sono venuti meno proprio diversi protagonisti, i quali avevano cominciato l’anno agonistico 2016/2017 alla grandissima prima di incorrere in una flessione che, a seconda dei casi, può essere attribuita ad un calo psicologico, fisico o ad entrambi. Sono evidenti le flessioni ad esempio di Jorginho, Hysaj, Reina e non solo. In questo periodo poi anche Callejon si è inceppato, interrompendo la propria serie fantastica di gol realizzati uno dopo l’altro.

GRANDE INIZIO

Lo spagnolo aveva cominciato castigando il Milan con una doppietta (controversa l’attribuzione della seconda rete, in realtà un autogol del rossonero Romagnoli), proseguendo poi con i due sigilli inferti al Palermo nel turno successivo e con l’ulteriore gol rifilata al Bologna. Poi niente più esultanze per Callejon: il Napoli si ferma sullo 0-0 col Genoa a Marassi e contro il Chievo a segnare sono Gabbiadini e Hamsik. Ma Callejon continua a risultare prezioso per Sarri, che pubblicamente lo ha elogiato a causa della sua bravura nel saper ripiegare e dare equilibrio al Napoli.

LE ECCEZIONI

Eccellente tanto in fase di finalizzazione quanto in quella di copertura, è per questo che Callejon non viene mai tolto dal campo se non in rari casi, anche se nelle ultime tre uscite l’ex Real Madrid è risultato fra i tre uomini cambiati a gara in corso: fuori al 54′ contro l’Atalanta, in uno dei match peggiori dell’era Sarri dove gli azzurri non furono in grado di creare pericoli, Callejon è stato avvicendato poi anche contro la Roma e contro il Crotone (gara del suo ritorno al gol) sempre al minuto 76. Col Benfica viene cambiato al 69′. Sono queste le uniche partite che non hanno visto Callejon arrivare fino al fischio finale.

INSOSTITUIBILE

Ed anche ora, con i necessari cambiamenti tattici che Sarri dovrà operare in attacco, la posizione di “Calletì” non cambia: se la prima punta resta in rebus e sulla sinistra vige sempre il ballottaggio Mertens-Insigne, il posto sulla destra dell’iberico non appare mai in discussione. Con tutta probabilità vedremo Giaccherini al suo posto in caso di necessità, ma l’ex Juve dovrà provare a cercare spazio altrove se spera di giocare con maggiore continuità.

di Salvatore Lavino (Twitter @sal85lav)

Salvatore Lavino

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Salvatore Lavino

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