Manolo Gabbiadini ha rilasciato un’intervista al canale ufficiale Youtube della Lega Serie A: “So bene che giocare nel Napoli comporta una grande pressione ma io vivo la situazione con serenità. Se soffrissi la cosa non vestirei la maglia azzurra. Sono tranquillo e mi alleno con calma, poi quando vado in campo provo a fare il massimo. Sono molto dispiaciuto per l’infortunio di Milik, voglio fare gli auguri sia a lui che a Montolivo per un pronto ritorno in campo”.
“I numeri sono a mio favore nel rapporto presenze/gol segnati e sono molto fiero di poter giocare in una squadra come il Napoli, nonostante non ci sia la continuità che desidero. Lo scorso anno quando Higuain dovette restare fuori toccò a me sostituirlo ed i tifosi per strada mi facevano sentire pure troppo importante. Quello è un momento che avevo vissuto in maniera strana, come mai era capitato prima, ma i miei compagni mi hanno aiutato subito non facendomi mai mancare il sostegno”.
“Sono un attaccante in grado di adattarsi ai moduli a seconda della situazione, posso giocare sia come esterno a destra o a sinistra che come punta centrale. Il mio pezzo forte è il tiro potente, poi anche fisicamente sono ben strutturato. Tra gli allenatori più importanti che ho avuto faccio due nomi: Ciro Derrara, perché se non fosse stato per lui non starei qui, dato che nell’Under 21 mi faceva giocare sempre, e poi Sinisa Mihajlovic, uno che ti dice sembre tutto sia nel bene che nel male, e quando si viene a creare un rapporto del genere riesco sempre a dare il massimo”.
“Oltre il calcio ho lavorato per un anno e mezzo in una ditta metalmeccanica, ed anche il giorno dopo il mio esordio tra i professionisti sono andato in officina, i motori sono una mia grande passione. Mia sorella la Messi del calcio italiano femminile? Ricordo un episodio di quando eravamo in oratorio: lei calciò un pallone forte, colpì la traversa e bucò il pallone”.
