Tutto in bilico, di nuovo, con il discorso qualificazione pesantemente riaperto. Caparbio il Napoli, perché realizzarlo era quasi un’impresa, e invece adesso nel girone degli azzurri è tutto nuovamente riaperto. La sconfitta di ieri sera non brucia soltanto alle gambe, ma alla testa; e la squadra di Sarri non sembra pronta a rialzarsi subito. Il 3-2 del Besiktas è stato un duro colpo da digerire e all’orizzonte non c’è bicchiere mezzo pieno che tenga. Anche perché dall’altro lato il Benfica ha contemporaneamente trovato il primo successo della sua Champions League ed ora è pronto a tornare prepotentemente in lizza per il passaggio del turno.
CONTI E TRASFERTE DIFFICILI
Una qualificazione che si accende ora: il Napoli è sempre capolista del gruppo con 6 punti, ma a 5 inseguono i turchi vittoriosi al San Paolo, mentre a 4 si fermano i portoghesi del Benfica. Solo la Dinamo Kiev sembra fuori dai giochi: 1 solo punto dopo tre giornate non è esclusione matematica, ma una dura montagna da scalare.
L’andata del gironcino ha espresso i suoi verdetti, ma al ritorno il Napoli dovrà affrontare due trasferte per nulla facili: prima il ritorno in Turchia, poi l’ultimo turno al Da Luz di Lisbona. In mezzo, l’ultima casalinga contro la Dinamo Kiev, gara che al momento sembra la prima da vincere per gli azzurri. Forse non sarà necessario arrivare a quota 12, come fu all’ultima partecipazione con Benitez, ma anche 10 punti potrebbero bastare: il Napoli però ha bisogno di un pari ed una vittoria, almeno, nelle tre partite che restano, sperando che nel quinto turno Besiktas e Benfica possano fermarsi a vicenda nello scontro diretto. Inutile dire che, in caso di due vittorie, gli azzurri si qualificherebbero; molto più facile, invece, se il Benfica dovesse vincere in Turchia e il Napoli contemporaneamente con la Diamo Kiev, il quel caso l’ultimo turno potrebbe anche essere passerella per entrambe.
I conti, ad oggi, sono difficili, così come difficile sarà l’impegno alla Vodafone Arena: il primo vero crocevia della stagione.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)