Una notte da dimenticare su ogni fronte, quella della prima sconfitta interna in Champions nella storia azzzurra. Il Napoli esce distrutto dal San Paolo e non a testa alta, perché il Besiktas passa a Fuorigrotta e spazza via qualsiasi certezza che poteva essere ancora in possesso dei ragazzi di Sarri. Al fischio finale il San Paolo è una bolgia: ma a fare la differenza sono i circa 3mila tifosi turchi, giunti in città per fare bottino pieno e riusciti nell’intento finale. La gara scivola via come le immagini che si susseguono dopo il fischio di Karasev: è un 3-2 inesorabile quello che spinge giu gli azzurri, ora sempre primi nel girone ma con soli due punti di vantaggio sulla coppia Besiktas-Benfica.
Si cercava il riscatto, e invece è venuta fuori una partita brutta quanto quelle di Bergamo e contro la Roma. Il tallone d’Achile sembra chiaro ormai: la difesa non regge più agli stimoli del tecnico. Sarri ci aveva provato, cambiando 2/4 del pacchetto arretrato, ma neanche gli ingressi di Maggio e Chiriches cambiano la storia; il primo si perde Adriano al 13° e il brasiliano va in rete. Il secondo perde il confronto con Aboubakar a più riprese. Galleggia sulla sufficienza Koulibaly, ma è troppo poco.
E poi l’errore di Jorginho che al 38° fotografa la situazione sua e del Napoli per intero: un retropassaggio che spalanca le porte ai turchi dopo che Mertens e Callejon erano riusciti a pareggiarla.
Che sia una notte storta lo capisci anche dagli episodi. Al 50° Insigne potrebbe pareggiarla ancora, ma il rigore procurato da Mertens e calciato da lui finisce comodo tra le mani di Fabri. Dal San Paolo cominciano a cadere i primi mugugni, mentre sempre più forte si fa la spinta turca: i tifosi del Besiktas sono in ogni settore dello stadio e non hanno paura a mostrarsi festanti.
L’arbitro russo, però, ha deciso che stasera il Napoli può continuare a sperare: Mertens è bravo a guadagnarsi un altro rigore al minuto 69, stavolta sul dischetto ci va Gabbiadini che ha appena sostituito Insigne e il risultato è diverso. Dopo una tre giorni di chiacchiere, Manolo allontana le ombre con un gol importante e deciso.
L’ex Samp sembra essersi liberato dalle catene, il Napoli torna a giocare a calcio e ancora Gabbiadini segna un magnifico gol in rovesciata su ribattuta della sua stessa traversa; ma esiste il fuorigioco e per stasera ha deciso che non si farà festa.
L’intensità cala, Gunes e Sarri si lasciano andare ai cambi: conservativi dal lato azzurro, spregiudicati sul fronte croato. Gunes non ha nulla da perdere, inserisce Tosun che cambia gli equilibri; a nulla serve l’ingresso di Sarri. Il gol che decide il match è ancora di Aboubakar all’86°. Una doccia troppo fredda per rispondere. E ora la trasferta di Crotone sembra ancora più difficile.
TABELLINO
NAPOLI-BESIKTAS 2-3
NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho (dal 70′ Diawara), Hamsik, Zielinski (dall’82’ Allan); Callejon, Mertens, Insigne (dal 65′ Gabbiadini). All.: Sarri
A disposizione: Sepe, Hysaj, Giaccherini, Maksimovic.
BESIKTAS (4-2-3-1): Fabricio; Beck, Marcelo, Tosic, Caner Erkin; Uysal (dal 90′ Talisca), Hutchinson (dal 75′ Tosun); Quaresma, Arslan, Adriano (dal 70′ Inler); Aboubakar. All.: Gunes
A disposizione: Zengin, Sahan, Rhodolfo, Gonul.
Arbitro: Sergei Karasev (Russia)
Marcatori: 13′ Adriano (B), 30′ Mertens, 38′ Aboubakar (B), 69′ Gabbiadini, 86′ Aboubakar (B)
Ammoniti: 53′ Adriano, 88′ Aboubakar
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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