Momento complicato sia dal punto di vista del gioco che da quello psicologico per un Napoli spuntato ed orfano di Arek Milik. Un infortunio, quello del centravanti polacco ex Ajax, che ha di fatto lanciato dal primo minuto Manolo Gabbiadini. L’ex doriano, complice anche una gara sulla carta non certo semplicissima, non ha convinto ancora una volta nel ruolo di nove puro. Contro la Roma pochi movimenti, tanta sofferenza e soprattutto una sostituzione che ad oggi profuma già di bocciatura.
Sul taccuino di Sarri oltre ad un nuovo sistema offensivo all’ordine del giorno c’è però anche una difesa da ricompattare nuovamente. Proprio partendo dal momento attuale degli azzurri, Luciano Moggi ha fatto il punto della situazione nel corso di ‘Tutti in Campo‘, in onda su Canale 9: “Il Napoli in questo momento ha perso la stima di se stesso, la squadra è stata responsabilizzata a dimostrare che la mancanza di Higuain non sarebbe stata un problema. Certe volte per coprire un ruolo si spendono soldi senza avere risultati. Le squadre devono cercare caratteristiche, non nomi. La squadra ha perso l’identità che aveva. La chiave di lettura della partita con la Roma è l’errore di Koulibaly. Dite quello che volete, ma con 36 goal di un attaccante come Higuain non si può finire a 20 punti dalla Juventus.”
Moggi ha poi concluso accostando Zlatan Ibrahimovic al Napoli: “I bianconeri si possono permettere anche di giocar male, il Napoli no. Se ci fossi stato io, insieme a Ferlaino, Ibrahimovic sarebbe venuto a Napoli e avrebbe lottato per lo scudetto. Gli acquisti che hanno fatto non sono determinanti”.
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