Contro il Besiktas per entrare nella storia. Il Napoli potrebbe essere la prima squadra in assoluto a qualificarsi alla fase successiva della Champions League dopo sole tre giornate. Per Maurizio Sarri e i suoi non è un momento brillantissimo, ma in Europa è tutta un’altra storia. Attenzione però a non sottovalutare i turchi, campioni in carica in patria. Tanti, infatti, i calciatori che possono creare pericoli. Senza dimenticare l’ex Inler, trasferitosi ad Istanbul dopo l’esperienza al Leicester.
ALLENATORE. Da giovane, Senol Gunes sognava di giocare a Basket. Ma a Trebisonda c’era una grande passione per il calcio e, man mano, si è adeguato. Decide però di fare il portiere, così da mantenere vivo, in qualche modo, il suo primo amore. 17 anni al Trabzonspor e 400 e passa presenze. E la sua carriera da allenatore non poteva non iniziare, a fine degli anni ’80, con i Bordo-Mavililer. Dopo varie esperienze, fra cui anche la Nazionale turca e al Seoul nel campionato sudcoreano, arriva al Besiktas nel 2015 e, al primo colpo, vince il testa a testa con il Fenerbache in campionato.
COME GIOCA – 4-3-1-2
Fabricio; Beck, Marcelo, Tosic, Erkin (Adriano); Uysal, Hutchinson, Arslan; Talisca; Tosun, Quaresma (Aboubakar).
Nella passata stagione, il Besiktas si è sempre schierato con un europeo 4-2-3-1. Con le cessioni di José Sosa (al Milan) e Gokhan Tore (al West Ham), Gunes ha dovuto rivedere le sue idee. In queste ultime partite di campionato, il tecnico ha schierato un rombo a centrocampo, anche per dare maggior copertura ad una difesa ballerina. In fase offensiva ci si affida alle straordinarie doti di Talisca (arrivato in prestito dal Benfica) e i due attaccanti: pochi dubbi su Cenk Tosun, miglior marcatore della squadra con 5 reti in 7 partite di campionato, mentre per Quaresma c’è l’insidia Aboubakar. Possibile anche l’impiego di Inler, che ha smaltito il piccolo problema fisico delle ultime settimane e autore di buone prestazioni in questo inizio di stagione. Non è da escludere del tutto, però, stando alle ultime indiscrezioni, che l’allenatore decida di affidarsi al più collaudato 4-2-3-1, con l’impiego di Adriano, ex Barcellona, da esterno di centrocampo.
PREGI. Pericoloso, il Besiktas, per la forza del reparto offensivo. Linee strette e scambi rapidi; con il nuovo modulo, poi, anche un discreto equilibrio tattico. Il trequartista e le due punte possono creare non pochi problemi al Napoli, anche perché i ruoli sono ricoperti da calciatori di qualità come Talisca, Quaresma o Tosun.
DIFETTI. Quella dei turchi non è proprio una difesa solida. I due centrali, Marcelo e Tosic, non sono dei fulmini di guerra. Anche per questo motivo, Gunes ha deciso di cambiare modulo per dare una mano alla terza linea. Il Napoli deve approfittarne e creare quante più occasioni da rete possibili.
L’UOMO CHIAVE. Tosun è in uno stato di grazia, ma dal punto di vista tattico, l’uomo più pericoloso è Talisca. Fra le linee, il brasiliano è una spina nel fianco e non è una bella notizia considerando il momento no, fisico e psicologico, di Jorginho. Ha già lasciato il segno in questa Champions. E che segno: punizione capolavoro alla prima giornata, proprio contro quel Benfica che ha in mano il suo cartellino.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
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