La risalita del Napoli in classifica dopo due sconfitte consecutive in campionato non può non lasciare spazio a delle opportune riflessioni. Questo da parte però di Maurizio Sarri, che è il primo a dover cercare di fare qualcosa per porre rimedio agli improvvisi limiti emersi nei match contro Atalanta e Roma. Contro i giallorossi in particolare ha fatto molto rumore la gestione relativa a Manolo Gabbiadini, sostituito e sonoramente fischiato dal ‘San Paolo’ per lo scarso apporto offerto alla manovra offensiva azzurra. I giornali del lunedì criticano l’operato dello stesso Sarri a proposito dell’attaccante azzurro, ritrovatosi improvvisamente con la grossa responsabilità di dover sostituire Arkadiusz Milik.
A Gabbiadini serve “equilibrio mentale” secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, ovvero una tranquillità che all’ombra del Vesuvio il buon Manolo non ha mai avuto. A togliergli la fiducia ci aveva pensato Higuain l’anno scorso ed aveva continuato poi proprio Milik nonostante qualche basso, ma un rapporto di 7 gol segnati ad uno era cominciato già ad essere significativo nelle gerarchie e nell’utilità al gioco del Napoli. Adesso Gabbiadini si ritrova sparato in rampa di lancio, probabilmente ancora poco preparato dal punto di vista psicologico: ci sono all’incirca quattordici partite da giocare da qui a gennaio, quando il Napoli cambierà le cose in attacco sia col ritorno annunciato di Milik in campo che con un più che probabile acquisto nel calciomercato invernale. Questi due mesi Gabbiadini dovrà sfruttarli per bene.
Purtroppo per la società azzurra bisogna fare di necessità virtù ed insistere con un Gabbiadini centravanti anche se pure i pali delle porte del ‘San Paolo’ sanno che in quel ruolo il bergamasco non potrà mai fare bene come nella posizione di punta esterna. Il rischio è che ben presto Gabbiadini possa essere superato da Mertens e da chiunque altro Sarri deciderà eventualmente di schierare come ‘falso nueve’. Sarri che comunque non ha mai smesso di aiutare e sostenere Gabbiadini, sottolineando come la sua sostituzione contro la Roma non sia stata una bocciatura e che in quel momento della gara al Napoli serviva semplicemente altro, perciò quel che serve è una reazione dello stesso giocatore, chiamato a fornire una risposta importante caratterialmente prima ancora che tecnica.
di Salvatore Lavino (@sal85lav)
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