Un disastro. La sfida contro la Roma ridimensiona tantissimo la stagione che si profilava, chiudendo con largo anticipo la corsa al primo posto e mettendo un grande punto interrogativo anche sulla bagarre per il secondo posto. La Roma la partita la vince in mezzo al campo, messa decisamente bene sul terreno di gioco da Spalletti. Azzurri schiacciati e pressati altissimi, poi gli errori dei singoli fanno il resto e complicano il risultato. C’è molto da rivedere per Sarri, a partire dai movimenti offensivi: senza Milik, ovviamente, bisognerà fare di necessità virtù e non una semplice sostituzione 1:1.
REINA 6 – Incolpevole sul primo gol, sul secondo forse qualcosina poteva farla ma non è certo lui il responsabile della marcatura di Dzeko.
HYSAJ 5 – Subisce per tutta la gara l’iniziativa di Perotti, che appena può lo punta e va a crossare a piacimento. In grande difficoltà contro un avversario tecnicamente superiore: di solito sopperisce alle carenze con l’intelligenza tattica.
MAKSIMOVIC 5 – Il gol di Dzeko lo vede distratto e beffato dal velo di Nainggolan, con il pallone che gli sbuca alle spalle e finisce al bosniaco. Per tutta la partita si disimpegna discretamente ma dà sempre la sensazione di poter sbagliare qualcosa, soprattutto quando ha il pallone sui piedi.
KOULIBALY 5 – Nel primo tempo un suo salvataggio in extremis su Dzeko fa urlare lo stadio come se avesse segnato un gol, e in effetti la chiusura è un mezzo miracolo. Poi però fa la frittata, regalando a Salah l’occasione per l’1-0 di Dzeko, in una delle sue tipiche leggerezze figlie di eccessiva sicurezza nei propri mezzi. Forse l’unico vero grande limite di questo difensore altrimenti straordinario, come oggi in tutto il resto della gara, gol compreso.
GHOULAM 5,5 – La spinta sulla sinistra è costante, i cross sono sempre pericolosi, soprattutto quelli rasoterra. Dà il meglio di sé per più di mezz’ora, poi si trova un Salah in crescita costante e perde molto nella spinta. E’ un peccato, anche perché le occasioni migliori il Napoli le aveva avute grazie al suo forcing.
ALLAN 5,5 – Anche lui in mezzo al campo ha non pochi problemi, ma almeno rimedia con la corsa e l’impegno. Il ruolo rispetto ai due compagni di reparto è sicuramente diverso e gli consente di non avere le stesse responsabilità degli altri e questo in parte lo ‘salva’.
JORGINHO 4,5 – In palese difficoltà, marcato benissimo da Nainggolan che inaridisce la principale fonte di gioco azzurra. Pressato alto finisce spesso per perdere palla. A fine partita è stremato per i tanti km corsi, molti dei quali però sono corsi praticamente a vuoto.
HAMSIK 5 – Qualche spunto interessante in avanti ad inizio gara, ma poca cosa. Il centrocampo azzurro soffre molto e lui si trova a fare gli straordinari in fase di ripiegamento, perdendo qualcosa nell’apporto agli attaccanti. Dall’81’ ZIELINSKI sv
CALLEJON 5 – Senza Milik si ritrova a giocare un pizzico più avanzato, ma paradossalmente ha meno spazio per incidere. E’ sempre fra i più positivi, anche oggi, ma dei tre attaccanti è quello che ha più occasioni di tutti e le sfrutta male. Dal 76′ EL KADDOURI sv
GABBIADINI 5 – Adesso la croce finisce inevitabilmente addosso a questo ragazzo che tanti si ostinano a vedere come centravanti, compreso lui stesso. Non lo è, non ne ha i movimenti e non ne ha il fiuto, e la partita di oggi non è che l’ennesima dimostrazione di questa cosa. Se per giocare col falso nueve si cambia stile di gioco, bisogna capire che con l’italiano in campo non si può giocare come se ci fosse Milik. Altrimenti tanto vale lasciarlo in panchina e risparmiargli fischi stupidi e ingenerosi. E qui andrebbe aperto un capitolo a parte sull’idiozia del tifoso caprone… Dal 57′ MERTENS 5 – Anche il suo ingresso cambia ben poco, segno che lì davanti il problema adesso non è solo il singolo. Bisognerà lavorare tanto, tantissimo. Si fa presto a dire falso nueve.
INSIGNE 5,5 – Nel primo tempo è il più fresco, il più attivo. Gioca a uno, due tocchi e inventa più di un’occasione per i compagni, che però non capitalizzano. Scompare decisamente dai radar quando inizia a salire in cattedra Salah, che costringe lui e Ghoulam agli straordinari.
ALL. SARRI 5 – Davvero, l’infortunio di Milik è la cosa peggiore che potesse capitare a questo Napoli. Mister Sarri non è un mago nel dissimulare e quando non ha fiducia in un calciatore lo dimostra chiaramente con i fatti. La squadra va sotto e il capro espiatorio diventa immediatamente chi è in campo a dispetto dei santi, sostituito dopo meno di un’ora. Purtroppo adesso bisogna cambiare modo di giocare, sia con il ‘falso nueve’ che con il ‘nueve falso’ Gabbiadini. Finché non si troveranno i nuovi automatismi sarà dura, sarà molto dura.