CACCIA AL GOL – Gli attacchi di Napoli e Roma cercano gloria

Insigne Florenzi © Getty Images
Insigne Florenzi © Getty Images

 

Un passo di salsa, una rumba, forse un cha cha cha. Non si sa ancora, ma sabato al San Paolo ci sarà da ballare. A Napoli arriva la Roma, il miglior attacco della Serie A contro quello che è il terzo migliore, attualmente, dietro a giallorossi e juventini.
A 16 gol la squadra di Spalletti, uno in meno per quella di Allegri, 14 complessivi per il Napoli che, causa lo stop di Bergamo, ha dovuto abdicare almeno momentaneamente, ma il podio se lo tiene lo stesso. 30 gol in due nelle prime sette uscite di questa Serie A.
Mancherà Milik, ma sarà comunque sfida da alti livelli: da una parte la verve di Salah con l’estro di Perotti, dall’altra la solidità di Callejon con l’imprevedibilità di Insigne o Mertens.
E al centro? Si, perché paradossalmente in due degli attacchi più forti del campionato a non convincere pienamente sono proprio le due pedine centrali.

COME CAMBIA IL NAPOLI CON GABBIA

Lo stop di Milik obbliga Maurizio Sarri a dover lanciare Manolo Gabbiadini al centro dell’attacco azzurro per sabato. Il classe 91 si prende i gradi da titolare per la prima volta quest’anno e non dovrà far rimpiangere l’assenza del polacco. Con Gabbiadini in campo non sarà lo stesso, anche i movimenti degli altri due attaccanti dovranno cambiare, ecco perché Sarri potrebbe lanciare dal primo minuto Insigne e non Mertens, conscio che il napoletano possa sfruttare meglio le qualità di Manolo. A destra, invece, nessuno tocchi Callejon: che sia con Milik o con Gabbiadini, lo spagnolo è una delle poche certezze della vita napoletana di Sarri e al rientro dalle nazionali José vorrà dimostrare ancora qualcosa.
Se l’attacco del Napoli va bene, però, il centrocampo fa la sua parte: le invenzioni di Jorginho e gli inserimenti di Hamsik sono determinanti, ma chi sceglierà il tecnico tra Allan e Zielinski? Il primo garantirebbe un pizzico di proiezione offensiva in meno rispetto al polacco, ma in fase difensiva saprebbe aiutare bene i suoi; e in una gara come quella di sabato potrà volere dire tanto.

DZEKO, FIDUCIA AD OLTRANZA

Spalletti non sarà da meno, pronto a lasciare tutto nelle mani di Salah e Perotti; l’egiziano sa essere mortifero sulla corsia destra, può accelerare, frenare, lanciarsi in contropiede o superare l’uomo nell’uno contro uno quando vuole, quando può. Non sempre è continuo, ma per Ghoulam sarà un duello molto interessante. Lo stesso dicasi per Perotti che, contro Hysaj, potrebbe avere meno difficoltà che dall’altro lato. L’argentino non è un velocista, ma un diesel che sa infiammare la gara quando vuole. Fiducia ancora a Dzeko, che nelle ultime 7 uscite è andato in rete 5 volte tra Roma e nazionale; Spalletti punta forte sul bosniaco e la sua Roma rinuncerà ad elementi di valore come El Shaarawy o il capitano Totti.
Fondamentali, anche qui, saranno gli inserimenti dalle retrovie: Florenzi, Bruno Peres, Nainggolan sono frecce ben armate all’arco di opzioni possibili che imbraccia l’allenatore giallorosso. E la sfida, con tanti gol, potrebbe decidersi proprio lì.

 

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

 

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