Sarà tutto esaurito al San Paolo e già questa è la prima notizia della settimana. La sconfitta dell’ultimo turno di campionato a Bergamo, prima della sosta, l’infortunio serio di Arkadiusz Milik nel turno con le nazionali, la collocazione oraria della gara, che si giocherà a Fuorigrotta alle 15 di un sabato di lavoro, avrebbero potuto far risentire alla gara della piena partecipazione. Ma non sarà così; Napoli e il Napoli hanno bisogno di tornare al calcio giocato perché dopo un bel po’ di notizie non eccezionali solo il campo può ridare gioia e speranza.
Manca pochissimo ormai, le nazionali sono già dietro le spalle di chi è sceso in campo, ma Sarri è ben concentrato su quelli che saranno gli obiettivi della sua squadra nelle prossime settimane; 7 gare in 20 giorni, un turbinio di emozioni ed energie che metteranno a dura prova un Napoli che ora non potrà nemmeno contare sul suo goleador principale.
Dopo l’operazione di due giorni fa, però, Arkadiusz Milik si è già rialzato, mostrandosi sorridente a fotografi e telecamere presenti lì per lui. Lo si rivedrà solo nel 2017, ma lui al San Paolo vuole esserci sabato, anche con un ginocchio molto malandato, per affiancare la squadra ed accompagnare i compagni di squadra con una scarica di adrenalina e fiducia.
Il sogno sarebbe vederlo tornare in poco più di tre mesi, lo staff medico del Napoli si sbilancia e cercherà di fare il possibile; ma ora è il turno di Manolo Gabbiadini, uno che aspetta questo momento da un bel po’ e che risolleverà un po’ il morale italiano nella sfida di sabato.
Potrebbe essere, infatti, proprio lui l’unico italiano a scendere in campo nella prossima super sfida del San Paolo. Napoli e Roma vivono sugli stranieri, Sarri e Spalletti utilizzeranno a loro piacimento due rose costellate di giocatori che vengono da altri paesi e l’infortunio dell’attaccante polacco azzurro potrebbe essere l’unico motivo per cui si vedrà in campo un italiano. Insigne, in continuo ballottaggio con Mertens, potrebbe essere il secondo candidato mentre per Totti e De Rossi si preannuncia panchina, almeno in partenza.
Proprio come il suo bomber di fiducia, ora ai box, il Napoli deve provare a rialzarsi al più presto e continuare a correre per la posizione più prestigiosa, inseguendo la Juventus, proprio come ha chiesto Pepe Reina; ora la Roma, poi il Besiktas, ancora al San Paolo, e quelle trasferte difficili, tra la Turchia e lo Juventus Stadium, che già assediano la testa di Sarri.
Un passo alla volta, però: la Roma segue ad un punto di distanza e nessun passo falso è consentito. Che ci sia o meno Milik.
di Andrea Caroletti
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