Una notizia devastante ha scosso una domenica già abbastanza triste, come tutte quelle senza calcio. Arkadiusz Milik si è infortunato gravemente al ginocchio sinistro, nel corso della gara della sua Nazionale contro la Danimarca. Le prime diagnosi parlano di un problema serio, che potrebbe tenere l’attaccante polacco fuori dai giochi per almeno 4 mesi. La redazione di Napolicalciolive.com ha contattato Emil Kaminski, collega polacco, collaboratore di diverse testate locali e di Calciomercato.it, per avere delucidazioni su quanto accaduto e su cosa trapela dalla Polonia.
Emil, raccontaci un po’ cosa è successo ieri sera.
“Era il 40′ del primo tempo e Milik stava giocando un’ottima partita. All’improvviso un intervento falloso, Arek resta a terra, il dolore è forte e ci mette un po’ a rimettersi in piedi. Poi incredibilmente rientra in campo e tira fino al 45′, pur zoppicando vistosamente. Nella ripresa ovviamente non è rientrato dagli spogliatoi, ma quei cinque minuti potrebbero aver fatto la differenza”.
Quindi è stato un errore provare a tenerlo in campo?
“Sì, credo proprio di sì, ed è un’opinione condivisa con altri colleghi. Nawalka ha commesso un errore nell’insistere a farlo giocare, probabilmente forzando l’infortunio si è aggravato e ora ci troviamo di fronte a questo bel guaio. E’ una brutta situazione, speriamo torni più forte di prima. Per voi e anche per noi”.
Confermato quindi che l’infortunio è grave e che starà fuori per un po’?
“Purtroppo sì, devo confermare le previsioni. Ho parlato col sig. Kwiatkowski, il portavoce di PZPN (la Federazione polacca, ndr), e ha confermato che il riposo di Milik sarà piuttosto lungo ed elaborato. E’ interessato il legamento del ginocchio sinistro, probabilmente lo stop si aggirerà sui 4 mesi. Oggi Arek sarà in Italia per gli accertamenti, poi l’operazione e la riabilitazione. Peccato, perché aveva avuto un inizio di stagione importante, qui in Polonia eravamo molto contenti del suo approccio al Napoli. Siamo entusiasti di questo calciatore, molti sono convinti che riuscirà a diventare anche più forte di Lewandowski. E non è un’ipotesi così assurda”.
Addirittura.
“Sì, assolutamente. Basta fare una proiezione a Lewy quando aveva l’età di Milik: era ancora al Lech Poznan, prometteva bene ma non aveva ancora dimostrato di fare la differenza. Arek è al Napoli, ha già assunto un livello internazionale notevole ed ha grandissimi margini di miglioramento. Ha già giocato nel Leverkusen, all’Ajax era un pilastro, e parliamo dell’Ajax. In proiezione all’età di Robert potrebbe essere perfino paragonato a Cavani o a Ibrahimovic. Insomma, è un top del ruolo, sono convinto che può diventare l’attaccante più forte della nostra storia”.
Antonio Papa (Twitter @antoniopapapapa)
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