Quante cose possono cambiare in anno, ancor di più se parliamo di calcio. In una stagione, una squadra può cambiare radicalmente sia in positivo che negativo. Basti pensare al Leicester di Ranieri che, in un solo anno, è riuscito a compiere un’impresa memorabile. Il Napoli di mister Sarri non è il Leicester, ma di certo non ha nulla da invidiargli. Il tecnico toscano è arrivato nel capoluogo partenopeo la scorsa stagione tra i mugugni dei tifosi, conquistare la fiducia in un ambiente particolare come quello azzurro non è cosa semplice. Le prime partite dello scorso campionato per gli azzurri potevano considerarsi degli esperimenti, il tecnico cambiava spesso uomini e formazione per trovare quella più adatta al modello Napoli. Ci vollero un bel po’ di settimane prima di trovare la giusta quadra, a questo punto della stagione il Napoli era infatti settimo a quota 12 punti totali.
Un anno dopo occupa la seconda piazza, quattordici punti, è un profilo totalmente rivoluzionato. Arrivi e partenze che hanno cambiato l’assetto tecnico-tattico e portato aria di novità dalle parti di Castelvolturno. Gli azzurri di Sarri quest’anno giocano in Champions League, il palcoscenico delle grandi. In quei importanti campi europei dove mettersi in mostra al grande pubblico, oltre che a vincere, è la più grande delle emozioni.
Questa stagione gli obiettivi e le aspettative sono leggermente più alte rispetto a quelle del passato campionato. Si prova a raggiungere quella Juventus che dicono sia “di un altro pianeta”. A volte però, e soprattutto nel mondo del calcio, non bisogna per forza essere extraterrestri per vincere. Bastano tre ingredienti: dedizione, forza e una piccola dose di fortuna. Non ci credete?. Chiedetelo a Ranieri.
A cura di Oscar Maresca