Sono arrivati a Napoli nell’ultima estate, eppure tutti i tifosi azzurri li sentono già come figli di questa terra. Pronti per l’uso, Arkadiusz Milik e Piotr Zielinski non si sono fatti problemi; appena giunti sotto il Vesuvio hanno fatto breccia nel cuore di Maurizio Sarri, si sono messi a sua disposizione per poi diventare due pedine inamovibili. Il primo si é fatto aiutare dai gol – e a quelli nessuno sa mai rinunciare -, il secondo ha preso di petto il centrocampo azzurro e l’ha arricchito di quella imprevedibilità che forse prima non aveva. Ma Napoli é solo terra di adozione perché per entrambi la madrepatria si chiama Polonia; e anche la nazionale polacca può contare su di loro, entrambi convocati per la doppia sfida della squadra dell’est con Belgio e Armenia, valide per i prossimi mondiali di Russia.
MILIK, LA FORZA DEI GOL
A quei mondiali Arkadiusz Milik sa di non poter mancare; avrà 24 anni, sarà nel bel mezzo della sua maturazione e sulle spalle si porterà l’esperienza europea già accumulata con la maglia della nazionale, quella dell’Ajax e pure quella del Napoli, che fin qui in ambito internazionale ha sempre usato a dovere. Lo scetticismo in città si toccava con mano e come dare torto ad un popolo che negli ultimi anni si é fatto cullare in rapida successione da Edinson Cavani prima e da Gonzalo Higuain poi, per poi farsi “tradire” sul più bello?
Troppo scottati da quanto successo, nessun napoletano ha realmente gioito all’acquisto di Milik, ma lui ha saputo far cambiare idea in breve tempo. La doppietta all’esordio in casa contro il Milan é già storia, così come quella alla prima in Champions a Kiev. In nove uscite di questa stagione é sempre sceso in campo, titolare o dalla panchina, e ha messo a segno già sette reti tra campionato e coppa europea. Un avvio spumeggiante per uno che il peso del predecessore forse non l’ha mai realmente avvertito. Meglio così.
UN NUOVO MOTORE AZZURRO
Stesso dicasi per Piotr Zielinski, che però il suo primo gol in azzurro lo sta ancora cercando. Per il momento sono arrivate la fiducia di Sarri e la titolarità in più partite; tutto scontato per uno che corre, imposta, assiste e arriva al tiro come lui, centrocampista moderno con infinita qualità. I napoletani l’hanno accolto a braccia aperte e hanno finto di chiudere un occhio su quanto successo in estate; la prima scelta del ragazzo, infatti, sarebbe stata Liverpool, ma i rossi di Klopp se lo sono fatti sfuggire e per Napoli é stato un vero affare.
Sarri lo preferisce ad Allan quando sa di dover fare la partita contro difese coperte, lui é sempre uscito dal campo a testa alta, unico a salvarsi (insieme a Koulibaly) nella disfatta azzurra di Bergamo, domenica scorsa.
Una prossima plusvalenza? Probabile, ma il Napoli sa ora di avere in casa un vero e proprio gioiellino, uno di quelli che il tecnico deve valorizzare e poi certificare. Sarri lo ha inserito fin da subito nelle rotazioni anche grazie al lavoro fatto insieme già ad Empoli due anni fa.
Piotr ringrazia e corre, come farà anche in queste sere con la maglia della sua Polonia.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)